ATAF : LA PRIVATIZZAZIONE E LE RESPONSABILITA’ POLITICHE

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Un intervento di Alessandro Nannini RSU ATAF FIRENZE, ma anche membro della federazione COBAS LAVORO PRIVATO, fa il punto della situazione sulla privatizzazione del servizio trasporti fiorentino.  Un intervento pubblicato nella pagina web PER ALTRA CITTA’.

Firenze 22/09/2014

Lo scorso 17 settembre la Rsu Ataf ha avuto un’audizione con la sesta e terza commissione consiliare del Comune di Firenze. Tale audizione, richiesta dalla Rsu Ataf, ha avuto lo scopo di tirare in ballo tutte quelle forze politiche cittadine che direttamente, ma anche indirettamente, hanno voluto la privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico fiorentina.

Lo scenario che avevamo sempre denunciato nella lunga battaglia contro la vendita si è puntualmente avverato: nel momento che il Comune, e quindi il pubblico, esce da un’azienda strategica come è quella che gestisce il trasporto locale, non fa altro che regalare soldi al privato. Infatti non ha più il minimo controllo che questi soldi servano per offrire un servizio e non per far cassa e profitto.

Quello che sta succedendo nella nuova Ataf Gestioni privata è questo.

Mai come in quest’ultimo anno il servizio offerto ai cittadini è stato così scadente sia per qualità che per offerta. Sono ben oltre il 5% le corse saltate giornalmente per carenza o guasti vetture o per ritardi dovuti sì al traffico ma anche a tempi di percorrenza insufficienti. Ma in questo momento nessun Ente in pratica controlla: la Regione è troppo presa nel tentativo di bandire una gara regionale che sembra diventata la tela di Penelope, la Provincia di fatto non esiste più, i Comuni latitano.

Basti pensare che solo nei mesi di maggio, giugno e metà luglio, cioè fino a quando non abbiamo avuto il servizio estivo ridotto, puntualmente ogni mattina mancavano una media di 15/20 vetture idonee al servizio perché guaste, con il risultato che altrettanti autisti erano fermi in deposito ad aspettare che venissero riparate per poter uscire e fare servizio. Tutto questo più volte denunciato con tanto di prove alla stampa, che però forse era troppo presa ad obbedire ad ordini superiori, visto che l’Ex Sindaco di Firenze stava facendo carriera.

Siamo sicuri che con l’arrivo dell’autunno la situazione si ripresenterà: il primo caso lo abbiamo già avuto il 2 settembre quando dei 6 bussini elettrici in servizio sulla linea C2 ne circolava 1 solo. Se la maggioranza di governo di questa città pensava vendendo Ataf di lavarsene le mani di tutte le problematiche del trasporto locale sbagliava di grosso. Come lavoratori e come cittadini le saremo sempre addosso e non smetteremo di lottare perché il diritto alla mobilità sia un vero diritto e non una merce con cui far profitto.

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