AZIMUT, ELEZIONI RSU : I COBAS TENGONO BENE

SCIOPERO-AZIMUTChi vince e chi perde.
I risultati non possono essere ovviamente considerati sodfdisfacenti. Rispetto al 2012 i voti Cobas sono diminuiti sia in valori assoluti sia in percentuale, anche considerando il solo voto del collegio operai, dove abbiamo consolidato l’elezione di tre delegati, anche se ci aspettavamo di più. Per quanto riguarda il collegio impiegati sapevamo che era un tentativo difficile in quanto la solita pressione aziendale questa vota è stata molto più forte.

Certo, ci sono altri che non possono ridere, come la Cisl che è stata buttata fuori dalla fabbrica o l’Ugl che è stata notevolmente ridimensionata. La stessa Cgil ha pattato, mentre rischiava di perdere, ma pur continuando ad essere maggioranza nelle Rsu (9 su 16 contro i 12,5 su 21 del 2012) si ritrova profonde lacerazioni al suo interno, con almeno due delegati dichiaratamente aziendalisti eletti a pieni voti.

Quindi l’azienda ha comunque segnato dei punti a suo favore: ha letteralmente costretto tre operai e una impiegata a presentare la lista del Failc-Confail (il FISMIC-Sida-Fiat travestito da sindacato dei chimici) ed è riuscita a mettere dentro le rsu un operaio e un impiegato di comodo; ha contenuto i voti Cobas (perché le perdite più sostanziose della offensiva del sindacato aziendalista le abbiamo subite noi).
PERO’, ciò detto per verità e per precisione, NON FASCIAMOCI LA TESTA. Soprattutto se consideriamo i risultati RLS, il nostro è stato un voto di tenuta di fronte ad una offensiva aziendale molto forte, dopo tre anni di cassa integrazione, due procedure di esuberi di cui l’ultima con licenziamenti secchi, senza accordo sindacale e con la prospettiva di avere un’altra botta di almeno 100 esuberi entro il 2015.
RISULTATI-AZIMUT (2)
Con quattro scioperi in autunno dichiarati di cui i primi due riusciti ma gli ultimi due quasi falliti. Il fatto di riconfermare tre delegati non era scontato. Nel 2012 avevamo avuto un “exploit”, ed era prima di iniziare i quasi tre anni di cassa integrazione, di dimissioni incentivate tramite le procedure di esuberi, dei reiterati tentativi – anche piuttosto pesanti – di colpirci in ogni modo. L’azienda non è riuscita né a farci fuori, né a demoralizzarci: continuiamo a mantenere una forza consistente in fabbrica e, come a suo tempo siamo riusciti a far sì che la Cgil non firmasse gli accordi che Azimut voleva imporre, oggi siamo non solo ancora in condizione di condizionare le relazioni tra rsu e azienda, ma forse – per una serie di meccanismi – lo siamo più di ieri.

Ai nostri eletti gli auguri di tutti i COBAS

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