Con una gogna, i lavoratori e le lavoratrici della ristorazione del Bioparco, organizzati dai Cobas del Lavoro Privato, denunciano la procedura che li ha estromessi dall’appalto della ristorazione del giardino zoologico di Roma e dalle ore 14 saranno in presidio al Campidoglio.
Oltre l’esposizione della gogna, intendono incontrare la Sindaca Raggi, per consegnarle una lettera e una raccolta firme, allo scopo di chiedere un deciso intervento della Giunta sul Bando di gara della ristorazione del Bioparco.
Nonostante gli impegni e i pareri degli assessori all”Ambiente, la Fondazione Bioparco, a partecipazione capitolina, ha portato alla chiusura di alcuni locali prima e al licenziamento poi dei lavoratori.
Disattendendo gli impegni di tutela occupazionale, il CDA della Fondazione ha lasciato scadere i termini dell’appalto e chiuso, temporaneamente, tutti i locali della ristorazione.
Dal 1 novembre 2019 i lavoratori e le lavoratrici hanno istituito un presidio permanente di fronte al parco zoologico, e raccolto firme di solidarietà dai tanti visitatori del parco.
Nel frattempo la direzione del Bioparco, nonostante un verbale sottoscritto con le OO.SS., ha respinto ogni responsabilità in merito.
Il Bioparco è e resta un patrimonio della città, e la sua gestione non può e non deve essere lasciata all’arbitrio di un CDA che ad oggi ha prodotto solo precarietà occupazionale.
Questi lavoratori e lavoratrici, sostenute dai Cobas, chiedono l’inserimento di una clausola di salvaguardia nel nuovo bando di gara, che preveda il loro pieno reintegro sul posto di lavoro.
Qualunque altra alternativa possibile è una verGogna che non potremo accettare.
Giovedi 30 gennaio 2020
Cobas del Lavoro Privato