Cobas Penny Market: lavoratori sotto ricatto del trasferimento se non rinunciano al riposo domenicale

Da tempo la nostra organizzazione sindacale aveva evidenziato problemi di organico, in ogni punto vendita, nella mancata assunzione di personale da parte di Penny Market come pure nel mancato adeguamento degli inquadramenti delle figure di riferimento nei negozi. Eppure l’azienda ha proseguito nelle sue condotte, esigendo sforzi enormi dai dipendenti, non rispettando limitazioni mediche e contrattuali. Al contrario, l’azienda si è accanita verso quei contratti “vecchi” che non consentono troppa flessibilità, soprattutto in merito alle prestazioni lavorative domenicali.

Non è un caso che i trasferimenti che hanno raggiunto alcune lavoratrici part time abbiano oggi come data di inizio: domenica 1 dicembre 2019.

La ragione tecnico organizzative alla base di questi trasferimenti è proprio l’assenza della domenica nei loro orari contrattuali.

Mentre il governo italiano si perde ancora in proclami sulle chiusure domenicali senza riuscire a legiferare in merito, i lavoratori del commercio devono lottare anche per difendere i pochi diritti rimasti, soprattutto quelli spazzati via dalle liberalizzazioni selvagge.

Esiste infatti tra i lavoratori e le le lavoratrici del commercio una disparità di trattamento e di diritti inaccettabile, dove il ricatto esercitato ha le caratteristiche delle flessibilità a tutti i costi.

‘Nel Commercio si è da tempo messo in campo una vera e propria discriminazione contro i part time stipulati prima del decreto Monti e del jobs act. Nello specifico si è ingaggiata una vera guerra ai vecchi part time, con tabelle orarie fisse, che sono per lo più lavoratrici madri.’ – dichiara Maria Sarsale rappresentante Cobas del Lavoro Privato. ‘Ma in Penny Market le lavoratrici e i lavoratori part time sono da tempo oggetto di ricatti, preteso lavoro supplementare, preteso lavoro domenicale, trasferte ritorsive. Oggi subiscono un trasferimento solo per non aver rinunciato al loro diritto contrattuale. Come organizzazione sindacale daremo voce e forza alla loro lotta.”

Cobas Lavoro Privato