Cobas Settore Vigilanza – Va sempre peggio! 

All’inizio è così. Bello! Bello portare la divisa, allacciare un cinturone, il brivido di certi momenti. Poi comincia la logica coercitiva del: “vai dove ti mandiamo”. Così comincia l’asservimento, perché è più facile stare dalla parte di chi ha il potere. Poi ci sono quelli che non cedono, ma sono pochi. Purtroppo nella nostra categoria è difficile alzare la testa e dire basta. La comunità della vigilanza è frammentata in tante aziende.

Alle volte è difficile provare empatia per i colleghi di altri istituti perchè non li si conosce. Per cui se in un istituto (pochi) le cose vanno bene  non ci si batte per i colleghi che stanno male in altri istituti.

Istituti quasi in fallimento che non pagano regolarmente gli stipendi, né i contributi pensionistici.

Istituti quasi in fallimento che non versano la cessione del quinto, pur trattenendola.

Istituti quasi in fallimento che a fine anno non pagano i permessi.

Istituti quasi in fallimento che ti dicono che c’è da fare sacrifici, illudendo tutti che così non si perderà il lavoro.

Istituti quasi in fallimento che disdettano il contratto integrativo provinciale, illudendo tutti che così non si perderà il lavoro.

Poi l’istituto chiude e c’è chi si sente male per la rabbia e chi per la disperazione.

Va sempre peggio!

Imprenditori TRUFFATORI e INCAPACI che si giustificano usando:

  1. la scusa del mercato, della competizione con aziende che fanno prezzi sotto il costo del lavoro,
  2. per battere quella concorrenza allora bisogna pagare di meno chi lavora.

Siamo arrivati all’assurdo paradosso che per competere bisogna abbassare il costo del lavoro.

Se il lavoro ha un costo è perchè ci sono famiglie. Se il lavoro ha un costo è perchè bisogna vivere.

  1. spingere ad accettare il nuovo paradigma che i diritti ormai hanno un costo.

La strategia occulta è convincere che i diritti sono un ostacolo al lavoro.

Un approccio demenziale, una scusa per mantenere il potere e aumentare lo sfruttamento.

E si soffre sempre di più.

La strategia si basa sulla tattica di:

  • pagare il lavoro il meno possibile, così si costringe a fare straordinario.
  • Non rinnovare il contratto e costringere a rinunciare allo sciopero perchè solo con uno sciopero lungo (economicamente difficile da sostenere) si può ottenere un rinnovo senza paghe da fame.
  • Assumere il meno possibile, cercando di avere un organico insufficiente, così che ognuno lavori per due con le tristemente famose “lunghe”, anche di 14-16 ore.

Questa forma mascherata di potere tirannico, che usa sia la persuasione occulta che la paura, và avanti da tempo.

Ci stiamo giocando il futuro del diritto al lavoro.

È dimostrato dai tantissimi istituti che hanno chiuso, dopo i pesanti sacrifici fatti dai lavoratori e dalle famiglie, che non è rubando i diritti di chi lavora che si crea occupazione o si permette alle aziende di non fallire.

Dopo tanto sacrificio sono andati perduti soldi e diritti e nulla è migliorato ma anzi peggiora sempre più. E allora …

Scuotersi per non perdere quel poco che è rimasto e alzare la testa per riguadagnare il perduto.

Rifiutate il sacrificio. Ritirate la disponibilità se l’avevate concessa. Controllate ogni voce della busta paga.

Sommergete l’ufficio di telefonate e mail. Pretendete ciò che vi spetta. Fate scrivere dal sindacato. Denunciate.

LOTTATE! NOI SIAMO COBAS, STAI CON NOI!

Cobas lavoro Privato Settore Vigilanza