Comunicato Stampa – Decarbonizzazione in Sardegna: incontro al MISE del 30 luglio 2019

Nella riunione del 30 luglio al Mise c/o la Direzione Generale per il Mercato Elettrico, il Direttore ing. Gilberto Dialuce introducendo la riunione ha comunicato le difficoltà per la Sardegna di rispettare la data del 2025 come termine ultimo per l’uscita dal carbone : per questa  è stato istituito un tavolo tecnico affinché le parti convocate si facciano promotrici di proposte operative utili ad arrivare preparati a tale scadenza.

La decarbonizzazione, ovvero la riduzione progressiva delle emissioni di CO2 e di tutte le sostanze nocive fino all’obbiettivo “emissioni zero”, non è una semplice opzione,ma un obiettivo indispensabile e improrogabile : questo risultato entro il 2025 è tecnicamente perseguibile ed è alla nostra portata.

In tal senso , lasciano alquanto sgomenti le dichiarazioni dei rappresentanti della Giunta Regionale e di CgIL,CISL,UIL, che invece di sostenere questa globale e stringente necessità, invocano la sostituzione del carbone con un’altra energia fossile, il metano, pretendendo una infrastruttura,” la metanizzazione della Sardegna” , che per costi e ricavi una volta realizzata deve per forza mantenersi almeno per i prossimi 25 anni. In ciò contribuendo al danno climatico e della salute delle popolazioni sarde, che già stanno pagando un prezzo altissimo in tumori e malattie degenerative a causa dell’inquinamento da servitù industriali,energetiche e militari.

Il metano,come confermato da numerosi studi scientifici, è un pericoloso climalterante i cui effetti sono pari, se non addirittura peggiori, degli altri combustibili fossili:per questo non può essere considerato un combustibile di transizione.

La conclamata emergenza climatica e ambientale è stata la ragione che ha promosso gli accordi di Parigi sul clima con l’impegno dei firmatari a giungere a emissioni zero entro il 2050 e che la “nuova SEN” ha recepito stabilendo il 2025 come data di uscita dal carbone.

La Sardegna è in grado di fare la sua parte garantendo l’autosufficenza attraverso l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica. Di più, può diventare un laboratorio dove sperimentare ed utilizzare nuove energie, tecnologie e apparecchiature, per semplificare il sistema elettrico, per renderlo più decentrato diffondendo l’autoproduzione , e potenziando all’uopo le Università e i centri di Ricerca presenti nell’Isola.

COBAS - Confederazione dei Comitati di Base, USB, Ass. ITalia Nostra