Crisi Unicoop Tirreno: bilancio da brivido e ulteriori cessioni alle porte. Ci vuole chiarezza, verso i Soci e soprattutto verso i lavoratori

Unicoop Tirreno consegna ai suoi soci un altro bilancio da brivido. L’ennesimo con un “meno” per qualche decina di milioni di euro. E intanto si rincorrono sempre più insistenti le voci della possibile cessione di 7/8 punti vendita tra basso Lazio e Roma, e di qualche altra chiusura o cessione in Toscana. Ma i soci che ne sanno? Nessuna menzione nelle Assemblee di Bilancio – e che bilancio – nessuna comunicazione a lavoratori e sindacati. 

«Ieri mi hanno segnalato che nei punti vendita di Pomezia stanno sostituendo muletti e affettatrici in buone condizioni con altri obsoleti – dichiara Francesco Iacovone, dell’esecutivo nazionale Cobas – sto cercando conferme. Ma se le conferme arrivassero la Coop ci dovrà spiegare perché si comporta come nelle peggiori tradizioni antioperaie: i lavoratori vanno in ferie e trovano la fabbrica svuotata dei macchinari e chiusa.» 

«Ho partecipato personalmente a ben due assemblee di approvazione del bilancio – prosegue il rappresentante Cobas – che dovrebbero rappresentare il massimo della trasparenza e della democrazia diretta. Ma ai soci, molti dei quali prestatori, è stato rappresentato un quadro rassicurante, di un’azienda solida. Ma la Unicoop continua a macinare perdite di bilancio, ad intaccare il patrimonio sociale, a chiudere punti vendita e a tracciare il suo confine a sud sempre più a nord. Dapprima fu la Campania al completo, poi Terracina e ora sembra voglia abbandonare il basso Lazio nel suo complesso.» 

«Ci vuole chiarezza, verso i Soci e soprattutto verso i lavoratori, che già hanno pagato il prezzo più alto con esodi incentivati e riduzioni salariali. Se qualcuno pensa che staremo a guardare, aspettando inermi la prossima mattanza occupazionale, si sbaglia di grosso. Attendiamo una celere smentita, perché non lasceremo che una classe dirigente incapace, che ha eroso il patrimonio di una cooperativa per anni, ci venda al miglior offerente.», conclude Iacovone. 

Roma 6 agosto 2018
Cobas Lavoro Privato