Il governo precetta gli autoferrotranvieri… la lotta non si ferma!

Dopo la grande adesione dello sciopero del 16 giugno di tutto il settore trasporti (TPL, ferroviario, aereo, marittimo e trasporto merci) proclamato dai COBAS e da altri Sindacati di Base, gli autoferrotranvieri sono ancora sul piede di guerra. Per il 26 giugno è previsto un sit-in a Roma contro la privatizzazione e i tagli al finanziamento al TPL a cui il governo ha dato un’accelerata con la riforma inserita nella Manovra correttiva approvata definitivamente il 15 giugno in Parlamento. Il sit-in è contro la deregolamentazione del settore (abrogazione del Regio Decreto 148/1931 e la delega a riscrivere le regole a CGIL-CISL-UIL-FAISA-UGL) e in difesa del diritto di sciopero che Renzi e il Governo hanno messo sotto attacco.

La data del 26 giugno, giorno dello sciopero nazionale proclamato  dall’USB e dal SUL,  è una data importante per cercare di unire i lavoratori nella difesa dei propri diritti e del  trasporto pubblico.

Ed è proprio per minare questa mobilitazione, il Governo, delegando il ministro dei trasporti Graziano Del Rio, “ordina il differimento ad altra data” dello sciopero, motivando con “la previsione di un prossimo ulteriore fenomeno di instabilità atmosferica ad un imminente innalzamento delle temperature sull’intero territorio nazionale, con conseguenti rischi per la salute dei  cittadini, in particolare per le fasce più deboli”!!!!  (…evidentemente pensano alla salute dei cittadini solo in occasione degli scioperi. Niente gli importa dei cittadini quando regolarmente cuociono dentro bus roventi senza aria condizionata o alle fermate sotto il sole ad aspettare un bus che chi sa quando passa).

Oltre a questo pretesto tanto ridicolo quanto illegittimo, il Ministro ha scritto esplicitamente che ordina di rimandare lo sciopero perché, dopo il successo del 16 giugno, ha paura che anche questo sciopero avrà una grande adesione. E allora con che faccia  Renzi e Del Rio dicono che “non si può rimanere in ostaggio dei sindacati minoritari”. Solo con la loro faccia da politico possono dire certe cose. Usano la parola minoritari per legittimarsi a tagliare il diritto costituzionale di sciopero agli autoferrotranvieri , ma si contraddicono ammettendo la grande adesione allo sciopero del 16 giugno e la paura per la protesta che era in programma il 26.

Allora minoritari non lo siamo???   E comunque, con quale legittimità si tolgono i diritti alle minoranze???

Come COBAS  continueremo con la mobilitazione, stiamo già organizzando altre iniziative, per bloccare questo governo autoritario, per difendere i diritti dei lavoratori e il trasporto pubblico.

COBAS Lavoro Privato – Settore Trasporti

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