IGIENE AMBIENTALE TOSCANA…COSA SUCCEDE ?

servizi-ambientali-tfReti ambiente o Ato costa? Cosa succede nell’giene ambientale toscana…..

La questione è lunga e complessa. Ato costa, autorità per la gestione dei rifiuti urbani, viene costituita quasi 4 anni fa dai vari comuni della costa toscana. l’Ato dovrebbe transitare a Reti Ambiente, società che rileverà tutte le quote pubbliche cedendone il 49% ad un soggetto privato.

Un iter lungo perchè sono in ballo migliaia di posti di lavoro e i rischi riguardano soprattutto i subappalti che nei rifiuti sono con scarse tutele e contratti sfavorevoli

In questi due anni la critica dei Cobas era proprio rivolta a questo doppio binario, da una parte il passaggio a una azienda pubblica di dipendenti delle ditte piu’ grosse e il subappalto che continuerà ad operare con contratti sfavorevoli e ora con la minaccia dei licenziamenti del Jobs act. Allo stesso tempo vediamo che almeno la proposta di scongiurare la mobilità degli operai è stata accolta, giusto per evitare che chi sta all’Isola d’Elba si ritrovi a lavorare in Continente (ma allo stesso tempo non è scontato lo stesso discorso per province limitrofe)

La discussione è avvenuta senza il coinvolgimento dei consigli comunali, il Pd che detiene la maggioranza nei comuni di Ato costa ha dato sostanzialmente carta bianca ai vertici per arrivare a una trattativa che non offre garanzie precise al personale degli appalti, che non vuole far crescere Reti ambiente come soggetto pubblico, anzi il suo mancato decollo sembra funzionale a favorire l’ingresso di un socio privato che porterà i suoi manager a gestire un immenso patrimonio pubblico

I Sindacati cgil cisl uil e fiadel sono stati complici di questo percorso che invece di potenziare la natura pubblica sembra spianare la strada all’arrivo di soggetti privati che già hanno fatto il bello e il cattivo tempo nel settore dei rifiuti

Ma vogliamo ripercorrere la storia degli ultimi anni?

La storia incomincia il 13 dicembre del 2011 che dopo uno studio approfondito della situazione dello smaltimento rifiuti nelle 4 provincie Pisa,Lucca,Livorno, Massa Carrara) ci aveva consegnato un rapporto dettagliato sia sulle aziende che sul personale tracciando le linee guida di Reti Ambiente.
Queste linee guida avevamo fotografato il personale individuando azienda per azienda le problematiche, prima tra tutte la elevata percentuale degli appalti e dei subappalti e le insopportabili differenze contrattuali e salariali

La firma del protocollo con cgil cisl uil e fiadel è avvenuta all’indomani dell’incontro di Ato costa con cobas e usb, sindacati di base che sicuramente non avrebbero firmato cambiali in bianco chiedendo precise garanzie per tutto il personale degli appalti e l’assunzione di responsabilità gestionali da parte del soggetto pubblico Retiambiente spa, società interamente di proprietà dei Comuni

La questione in ballo non è solo l’applicazione di un contratto (la nostra richiesta era quella di federambiente per tutti\e appalti inclusi, di non far muovere dalla provincia operai e impiegati) ma sono in gioco tanti soldi pubblici e il pubblico non puo’ limitarsi ad un mero passaggio di consegne al socio privato. I sindacati che parlano contro le privatizzazioni ancora una volta nei fatti fanno l’esatto contrario senza portare a casa tutele reali per le migliaia di lavoratori\trici dei subappalti

Il futuro dell’igiene ambientale merita una discussione nei consigli comunali e un accordo che tenga conto d tutte le realtà sindacali e delle rsu che in questa trattativa sono state bypassate.

Il futuro dell’igiene ambientale toscana puo’ essere all’insegna della gestione pubblica, basta che esista la volontà politica di far funzionare Reti ambiente

cobas igiene ambientale\ cobas lavoro privato

www.cobaspisa.it

Be the first to comment on "IGIENE AMBIENTALE TOSCANA…COSA SUCCEDE ?"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*