La denuncia Cobas: sfruttamento dello stage e pratiche illegittime nella catena Penny Market

Comunicato Stampa – Nonostante la rigida regolamentazione del contratto di stage e del vincolo strettamente formativo, si assiste nel settore Commercio ad una impennata di questa tipologia di contratto. La ragione è evidentemente palesata dalla condotta scellerata del Gruppo PennyMarket.

In vari punti vendita, infatti, questo marchio del cheap applica anche alle persone la stessa considerazione applicata al prodotto. Nei punti vendita PennyMarket infatti non si rispetta l’obbligo di un progetto formativo, stilato secondo le Linee Guida e contenente quindi specifiche indicazioni circa durata dello stage, orario di “lavoro”, e l’altrettanto obbligatoria presenza di un tutor/referente per seguire il tirocinante nel corso dell’esperienza.

“Come Cobas denunciamo e contrasteremo queste condotte illegittime messe in atto in troppi negozi PennyMarket” dichiara Maria Sarsale del Cobas del Lavoro Privato. “È inaccettabile trovare stagisti costretti ad orari flessibili, dalle 7 alle 23, in copertura e in sostituzione di lavoratori regolarmente inquadrati. Stagisti senza tutor, spesso soli del tutto, messi a svolgere mansioni che non gli competono e senza l’adeguata formazione. Sfruttati al solo scopo di massimizzare i profitti e aumentare la produttività.”

9 novembre 2018

Cobas del Lavoro Privato

 

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