Libertà per Saverio, stop ai lavori TAP, fine dello stato di occupazione militare del Salento!

Il Sindacato Cobas continua a denunciare la più grave delle illegalità che si sta perpetrando nei confronti delle popolazioni salentine .

Il gasdotto Tap è una scelta calata dall’alto che vede la ferma e determinata opposizione delle popolazioni locali.

Ma la scelta dello Stato è quella di imporre comunque la Tap attraverso uno strumento classico , quello delle cosiddette forze dell’ordine chiamate a difendere Tap e reprimere qualsiasi forma di opposizione .

Quello che sta accadendo in questi mesi nel Salento con la militarizzazione del territorio ed istituzione di zone rosse ,arresti , denunce , fogli di via , manganellate sui manifestanti , la instaurazione di un clima di terrore è la violazione palese di qualsiasi diritto dei cittadini ad opporsi ad una opera inutile ,costosa per i contribuenti italiani , dannosa per l’ambiente.

L’arroganza del passato Governo è dimostrata dal fatto che proprio nelle settimane successive al voto hanno emanato decreti che riguardano investimenti che trovano grosse opposizioni nelle popolazioni.

Proprio come i tanti incostuzionali decreti salva Ilva che assicurano la immunità penale per chi acquista lo stabilimento e può continuare a violare le leggi nazionali.

Per non parlare delle assurde dichiarazioni di Emiliano che abbiamo bisogno di Tap per decarbonizzare l’Ilva.

Ribadiamo che l’Italia ha gas in abbondanza per soddisfare quella eventuale scelta , che non è comunque all’ordine del giorno perché l’Ilva è ridotto ad un rottame che bisogna chiudere , bonificare , quei miliardi di euro buoni da spendere per rilanciare una altra economia tarantina.

Mentre contemporaneamente la Regione Puglia autorizza la società A2A , proprietaria della vecchia centrale di Brindisi oggi completamente ferma , a riprendere a bruciare carbone con una percentuale di combustibile da rifiuto con annesso impianto di trattamento per una cifra pazzesca di 600.000 tonnellate annue di rifiuti .

Di fronte a tanta devastazione si colpisce la generosa opposizione di questi giovani che deve vedere ritornare la opposizione di migliaia di cittadini vicino ai cantieri della Tap , così come è avvenuto in questo ultimo anno.

La lotta della Tap a Melendugno ha fatto sbocciare dei fiori meravigliosi in tutta Italia , con carovane e manifestazioni in tutta Italia e soprattutto lungo tutto il percorso del gasdotto.

Ha unificato tutte le popolazioni in lotta contro questa ulteriore imposizioni ed è per questo che saremo a Sulmona il 21 Aprile, dove hanno intenzione di costruire una grande stazione di pompaggio , in una grande manifestazione che ha già visto la adesione di oltre 300 tra associazioni e movimenti.

Quello che si è capito fino in fondo è che ad essere in gioco realmente sono quegli sprazzi di democrazia rimasti in Italia che per essere conquistata è costata tanti morti .

Il nostro compito è quello di difenderli contro uno stato che da una parte ti da solo miseria e disoccupazione e dall’altra impone scelte buone solo ad operazioni di speculazione economica , come è ben dimostrato nel caso della Tap.

Il 21 Aprile tutti a Sulmona!

COBAS Brindisi