Movimento Cenerentola… non vogliamo perdere la zucca!

Siamo le lavoratrici e i lavoratori delle ditte di pulimento della Camera. Siamo gli operatori e le operatrici che nessuno vede perché i nostri turni iniziano all’alba e finiscono all’arrivo degli impiegati, turni che ricominciano la sera solo quando quelli se ne sono andati.

Vittime per troppo tempo di una discriminazione di genere, che ci vorrebbe tutte donne, e che su questa discriminazione costruisce le ragioni inaccettabili di un salario inferiore, sempre ritrattabile al ribasso.

Siamo quelle che lucidano i lunghi corridoi dove i Deputati discutono di leggi, sul lavoro e sul welfare, che riguardano anche noi. Quelle che svuotano i cestini dove vengono buttate anche le nostre istanze. Quelle che dopo ogni consultazione, passano tra le poltrone per spazzare via ciò che resta delle decisioni prese: briciole, polvere, delusioni. Quelle che passano la spugna sugli specchi dove si rifletterà l’immagine del nuovo appaltatore della nostra manodopera. Quelle che, periodicamente, ad ogni cambio appalto rischiano di perdere il posto di lavoro, che ad ogni cambio appalto si vedono ridefinire le condizioni contrattuali, sempre al ribasso, sempre in perdita, sempre più precarie.

Fino ad oggi abbiamo lavorato all’ombra di una pubblica amministrazione incurante delle nostre condizioni di lavoro, che si è scrollata di dosso ogni responsabilità sulla gestione contrattuale degli appalti. Non possiamo accettare ancora di vedere messa in subaffitto la nostra professionalità, né possiamo accettare ancora di essere esternalizzati al miglior offerente. Siamo a tutti gli effetti parte integrante dell’organico senza il quale nessun ufficio potrebbe restare aperto, e dunque non meritiamo il ricatto periodico del nostro posto di lavoro.

Oggi rivendichiamo con forza la necessità di una presa in carico della nostra situazione lavorativa.

La dignità del lavoro non può, e non deve, passare al setaccio di una pregiudiziale discriminazione nei nostri confronti. Ed è altrettanto inaccettabile che la pubblica amministrazione goda di una sorta di immunità nei confronti di appalti che mettono in essere condotte destabilizzanti, rendendo sempre più precario un lavoro che non può essere considerato tale.

Il MOVIMENTO CENERENTOLA intende quindi unificare la nostra lotta a quelle di tutte le lavoratrici e i lavoratori che vogliono metter fine a questa discriminazione e ottenere:

  • Stabilizzazione dei contratti
  • Internalizzazione
  • Rispetto dei requisiti sulla sicurezza.

QUESTA VOLTA LA ZUCCA NON LA PERDIAMO!

L’8 MAGGIO 2018 USCIAMO DALL’OMBRA E FACCIAMOCI SENTIRE!

NON SPAZZERANNO VIA I NOSTRI DIRITTI!