Primo Maggio, lettera al Presidente Conte e alla Ministra Catalfo: «Basta discriminazioni, gli assegni familiari devono essere garantiti a tutti i lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali»

Oggi Primo Maggio è stata inviata una lettera al Presidente del Consiglio e alla Ministra del lavoro nella quale denunciamo una discriminante interpretazione dell’INPS che nega il pagamento degli assegni familiari ad una parte dei lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori sociali per affermare la necessità di garantire un uguale trattamento ai lavoratori in difficoltà che “subiscono” gli ammortizzatori sociali».

Il fatto che nel Decreto del 2016 non venga espressamente prevista l’erogazione degli Assegni familiari per il FIS (Fondo d’integrazione salariale) non comporta automaticamente l’esclusione di tale diritto.

L’interpretazione da parte dell’INPS, si basa su un decreto interministeriale e non prende in considerazione il decreto legge 148 del 2015 che afferma che a tutti lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale spetta l’assegno per il nucleo familiare.

Il risultato è un’odiosa discriminazione nei confronti dei soli lavoratori che percepiscono l’assegno FIS rispetto agli altri lavoratori beneficiari della Cassa integrazione, e questa disparità diventa ancora più insopportabile per chi, oltre ad essere colpito da una riduzione salariale e da questa drammatica pandemia, non ha la possibilità di scegliere l’ammortizzatore sociale di cui beneficiare.

Questa interpretazione dell’INPS si pone in forte contrasto con l’art. 3 della Costituzione che, giova ricordarlo, garantisce pari dignità ed assoluta equità di fronte alla legge ad ogni cittadino, pertanto abbiamo inoltrato al Presidente Conte a alla Ministra Catalfo una formale e urgente richiesta di rettifica dell’indirizzo interpretativo operato dall’INPS nell’imminente “Decreto Aprile”.

Cobas del Lavoro Privato