ScioperoTPL 11 ottobre alla TIEMME di Arezzo Siena Grosseto Piombino

Perché i Cobas del Lavoro Privato Scioperano 11 ottobre in metà Toscana. Il 1° agosto 2010 è diventato operativo il progetto “Toscana del Sud”, ovvero si è concretizzata la società TIEMME SpA, risultato dell’aggregazione societaria delle aziende LFI (Arezzo), TRAIN (Siena), RAMA (Grosseto) e ATM (Piombino); un nuovo soggetto che sarà chiamato a gestire il trasporto pubblico locale su gomma nelle province di Arezzo, Siena, Grosseto e nel comprensorio di Piombino.
La TIEMME, frutto di queste fusioni, mette su dei numeri (per vetture-km/anno, passeggeri, bus, dipendenti) che le permetteranno di collocarsi tra le prime dieci compagnie italiane del trasporto pubblico locale; nata grazie al sostegno politico/economico degli enti locali coinvolti ha avuto anche l’apprezzamento e il sostegno dell’assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao.
All’azienda della mobilità della Toscana meridionale le aziende partecipanti sono arrivate dopo un lungo percorso che ha visto, nelle singole società oggetto della maxi fusione, vari passaggi riorganizzativi, economici, finanziari, immobiliari, ecc… che di fatto hanno svuotato le vecchie aziende di compiti e competenze; in particolare nella società aretina LFI i vari passaggi hanno visto scorpori e smembramenti nei vari segmenti di business (infrastruttura, ferro, gomma, ecc…).
Ciò, purtroppo, pare si sia concretizzato a danno delle comunità e dei cittadini delle province interessate, degli utenti e dei lavoratori dipendenti nelle varie società fuse in TIEMME SpA. Infatti  più forze politiche (non solo di opposizione), sociali e sindacali (noi in primis ), hanno denunciato che la politica che ha portato alla costituzione di TIEMME, che ha scaricato sulla collettività e sui lavoratori dipendenti forti disagi e ricadute, è basata sull’aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, sullo smantellamento di alcune linee e servizi o appaltate a privati , nonché su tagli al personale e alle condizioni lavorative (che poi ricadono ulteriormente sul servizio, il quale notoriamente è utilizzato in particolare dai soggetti più deboli anche economicamente quali pendolari, lavoratori,studenti anziani ed extracomunitari).
Ad Arezzo si sono adoperati tagli di questo genere già da Settembre  aumentando le tariffe ( Abbonamenti mensili , trimestrali , abbonamenti per studenti , corsa semplice) ,  e riducendo il servizio , senza che questa manovra sia stata concordata con nessuna delle altre  3 Provincie dove opera Tiemme.
Questa operazione si rivela dunque per quel che è: abbattere il costo del lavoro, far avanzare il processo di liberalizzazione, accelerare le privatizzazioni. La crisi economico/finanziaria e i tagli governativi/regionali sono utilizzati come scusa per effettuare ulteriori recuperi sui lavoratori, per togliere diritti e salario . La realtà di questo progetto è ben rappresentata nel “Piano Industriale  Toscana del Sud” elaborato il 15 giugno 2009, oltre un anno prima della manovra finanziaria di Tremonti.
Il passaggio dei Lavoratori ATAM ad LFI ne è stata la premessa , finalizzata dagli stessi soggetti.
Un “Piano Industriale” che prevede una crescita dei ricavi e una diminuzione dei costi, in particolare attraverso l’aumento delle tariffe del 20%, l’aumento della produttività degli autisti (nell’ordine del 6% circa); la maggiore efficienza del personale di manutenzione e di supporto al movimento, al magazzino e agli uffici, l’individuazione del personale potenzialmente pensionabile nei prossimi anni per favorirne l’espulsione e la diminuzione dei costi di manutenzione (con un obiettivo di risparmio di 500.000 Euro).
La neonata azienda della Toscana del Sud, infatti, non solo ha già iniziato a tagliare l’occupazione attraverso il mancato rinnovo di alcune assunzioni precarie o con la riduzione dei servizi ad Arezzo                   ( quantificati in taglio del personale ) ma è anche intenzionata a cancellare il turnover e ad azzerare la tutela degli inidonei alla guida, senza assorbirli in altri servizi interni come accade oggi ma al contrario collocandoli in aspettativa per motivi di salute (utilizzata come cassa integrazione): prima lo stipendio viene ridotto poi azzerato fino al licenziamento.
Di riflesso però non si da alcun cenno di riduzione o di risparmio tra le figure Dirigenziali di Tiemme.La Governance della Tiemme prevede un CDA di quattro componenti : il presidente (a rotazione fra i presidenti di TRAIN –LFI-RAMA) due rappresentanti delle altre società ( chi quindi non ricopre la carica di presidente di Tiemme ) ed il vicepresidente sempre dell ‘ ATM.  Le 4 aziende originali rimangono in piedi , con un costo annuo rispettivamente di € 71.000 minimo per i consiglieri di TRAIN (Presidenti 45.000 € anno ) di € 102.479 per quelli di LFI ( Presidente 41.245 € anno ) di 44.600 per la RAMA ( Presidente 26.000 € anno ) e di € 30.793 + 300 a seduta per i due consiglieri di ATM (Presidente 30.793 € anno ). Il primo Direttore Genarale di Tiemme è anche Direttore Generale di TRAIN e Amministratore Delegato di LFI in più ricopre altre 3 cariche dirigenziali dell ‘ azienda quali : Direttore di esercizio , Segreteria Archivio Protocollo , Controllo di Gestione. Anche le altre figure Dirigenziali delle 4 società madri hanno colonizzato Tiemme ricoprendone molte figure del nuovo organigramma ( Direttore di Rama e anche Vice Direttore di Tiemme e Responsabile della Programmazione risorse – Mercato , Direttore ATM e responsabile del Sistema Informativi e Tecnologie – Strategie e politiche manutentive del Parco Macchine , etc ..etc..) .Tutto ciò tradotto in stipendi doppi tripli ed addirittura quadrupli alle spalle della Collettività e dei Lavoratori.
Le preoccupazioni dei lavoratori crescono soprattutto a causa della trasformazione dei rispettivi quattro contratti aziendali di provenienza che, diventando carta straccia, saranno ricondotti ad uno unico di secondo livello al fine di  “armonizzarne” gli istituti retributivi (es. omogeneizzando i trattamenti economici diversi dalla retribuzione, istituti accessori, rimborsi chilometrici, quota massa vestiario, indennità superamento nastro lavorativo, reperibilità, ecc…). Infatti, essendo il nuovo contratto aziendale proposto dall’azienda al ribasso rispetto a quelli attualmente in essere, ciò comporterà inevitabilmente tagli al salario, peggioramenti di orari, tempi di lavoro, buoni pasto nonché riduzioni degli stessi diritti sindacali avendo la società TIEMME, appena costituita, dichiarato decadute le RSU/RLS elette e nominate nelle società di origine. .
I 7 RLS , anziché eletti Democraticamente a suffragio tra tutti i lavoratori di Tiemme , sono stati spartiti tra 5 single sindacali denigrando l’ Accordo Nazionale del marzo 1996. La natura antidemocratica di Tiemme è espressamente visibile anche nel comunicato stampa inviato in data 31 agosto 2010 dove  possiamo trovare scritto :  “ per superare le attuali schermaglie e riaprire un dialogo costruttivo con una delegazione ristretta…. “ ed inoltre       “ Tiemme Spa non accetterà nessun condizionamento e continuerà a portare avanti il piano industriale , sulle base degli input ricevuti dagli azionisti e dai Comuni soci delle società madri…”Scherno e disprezzo pure nei confronti dei 40 milioni di passeggeri annui che Tiemme  fa circolare in mezza Toscana , non presentandosi dal Prefetto per l ‘esperimento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione come previsto dalla legge 146/1990 richiamata pure dalla Commissione di Garanzia.
Il male è che queste aggregazioni, almeno per quanto visto sino ad adesso, sono fatte a spese dei diritti del lavoro con seri danni economici, normativi e previdenziali per i lavoratori  e per l’utenza attraverso tagli e peggioramenti nel servizio oltreché con aumenti nelle tariffe e negli abbonamenti.
Progetto Politico/Economico solo quindi finalizzato a depauperare i beni pubblici e spianare definitivamente la strada ai soggetti privati .La separazione della Gomma dal Ferro in LFI ha permesso a Rapt (azienda pubblica francese leader del trasporto su ferro e gomma in Europa ) ad entrare in TFT ( trasporto ferroviario toscano ) con il 30% del capitale sociale e il diritto di nomina dell ‘Amministratore Delegato. Altresì per la gomma ( TPL ) , MPS ( Monte de Paschi di Siena)  finanzierà l’ acquisto di 100 autobus a Tiemme creando un legame inscindibile. Tiemme che prevede un disavanzo di 4 milioni di euro di bilancio nei prossimi 4 anni ( Piano industriale Toscana del Sud Giugno 2009 ) come può onorare anche tale debito? Le società madri che affitteranno a Tiemme l ‘ utilizzo dei beni immobiliari ( Depositi , uffici , officina ) chiude il quadro di Business , sulle teste delle classi più deboli della società ( Lavoratori ed Utenti )
I COBAS DEL LAVORO PRIVATO Scioperano lunedì 11 Ottobre in mezza Toscana( nelle province di Arezzo , Siena , Grosseto , Piombino )  a difesa dei Diritti e del Salario dei lavoratori e pur sapendo il disagio recato ai propri utenti , vogliono sensibilizzare tutta l’ opinione pubblica sul pericolo incombente al  DIRITTO ALLA MOBILITA’  .
Alla luce di ciò che è avvenuto con la svendita della gestione dell’ acqua in molti comuni ( Arezzo ne è stata l ‘ apripista con GDF di SUEZ e il Sindaco Dott. Ricci ) la riforma del TPL in Toscana , attraverso il laboratorio Tiemme , potrà essere lo stesso  scenario futuro per il Trasporto Pubblico Locale e Ferroviario in Toscana.Per il Coordinamento Provinciale di Arezzo
Claudio Palazzi

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