Senza vergogna!!!

Si, ancora una volta non si sono smentiti. In ossequio alla peggiore tradizione sindacale del nostro paese, anche stavolta cgilcisluil hanno messo in scena il solito teatrino dello sciopero annunciato e poi ritirato, perché … annunciazione, annunciazione, … è stato fatto il MIRACOLO.

Un teatrino che va avanti da 2015, segnato da finti scioperi, finte mobilitazioni che hanno prodotto finti accordi con la Regione Lazio a “tutela” dell’occupazione e del salario, nel mentre la stessa Regione redigeva bandi di gara privi di clausole sociali e assegnava appalti accettando offerte anormalmente basse, all’insegna del taglio dei salari e delle ore lavorabili.

Peccato che il miracolo porti i segni indelebili di un accordo fatto contro le lavoratrici e i lavoratori, a favore delle società GPI/INOPERA/MIMOSA e a difesa della ricetta politica, appalti e precarietà, servita dalla Giunta Zingaretti.

Un accordo ignobile con il quale i sindacati firmatari cercano, scientemente, di vanificare la rivendicazione dei precari, in lotta da oltre due mesi per il riconoscimento della professionalità e del giusto inquadramento, “certificando” che la mansione svolta nei CUP corrisponde all’irricevibile 3° livello del CCNL multiservizi.

Un accordo indegno con il quale il sindacato cerca di frantumare la vertenza dei precari dei CUP, del ReCUP e dei servizi amministrativi, cadenzando in tempi distinti i subentri delle aziende nei diversi lotti, differenziando le posizioni in ragione del CCNL applicato, trascurando del tutto la grave situazione del ReCUP, abbandonando al proprio destino le diverse decine di lavoratori c.d. indiretti.

Un accordo sciagurato con il quale il sindacato si rende complice della palese alterazione delle “regole del gioco” delle gare di appalto, con la quale sono state obiettivamente favorite le offerte economicamente più basse, accollando sulle casse pubbliche i costi del salario di anzianità.

NO, le lavoratrici e i lavoratori sono stufi di essere ostaggi perenni della politica degli appalti e della precarietà di Nicola Zingaretti, la mobilitazione continua,

UNITI SI VINCE!

Tutti gli appalti dei servizi CUP, del servizio ReCUP, dei servizi di supporto amministrativo nelle ASL e nelle strutture ospedaliere della Regione Lazio devono essere azzerati e rivisti, in modo da garantire tutele e dignità per tutti coloro da anni svolgono la propria attività discriminati e sottopagati, le lavoratrici e i lavoratori chiedono:

  • la stabilizzazione del posto di lavoro attraverso un percorso di internalizzazione;
  • il riconoscimento della continuità contrattuale e delle tutele dell’art. 18 ante riforma jobs act;
  • il mantenimento dei parametri orari dei singoli contratti individuali;
  • una giusta retribuzione e il corretto inquadramento professionale.

Giovedì 8 e venerdì 9/11/2018 – Sciopero intero  turno

per tutti i dipendenti delle società Capodarco, Maggio 82, Pingo, Il Solco, NTA, Camus, GPI, Mimosa, In Opera, SDS che gestiscono in appalto i servizi Cup – Recup – servizi amministrativi Aziende Sanitarie e ospedaliere Regione Lazio.

Manifestazione giovedì 8 novembre, dalle ore 9, presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio, in via della Pisana 1301

Roma 6 novembre 2018

Comitato dei lavoratori e lavoratrici precari della Sanità

Cobas Capodarco – Cobas NTA/Camus – Cobas Maggio 82 – Cobas GPI/InOpera/Mimosa

Cobas del Lavoro Privato – Cobas Sanità Università e Ricerca

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