Trasporto pubblico e mobilità. Piattaforma rinnovo CCNL Autoferrotranvieri

Il sistema dei trasporti e dei servizi pubblici è da tempo ormai oggetto di una ristrutturazione che la crisi economica sta accelerando, con conseguenze devastanti sia per i lavoratori del settore sia per le fasce popolari dell’utenza.

Il capitale privato vuole il controllo di questa ‘fetta di mercato’ rimasta per anni pubblica e lo sta ottenendo attraverso privatizzazioni, liberalizzazioni, esternalizzazioni. Treni, bus, navi, aeroporti sono oggetto di operazioni più finanziarie che industriali sempre meno orientate al servizio e più funzionali al business. In nome del ‘libero mercato’ vogliono creare un monopolio di proprietà mista pubblico-privato, in cui la parte pubblica pompa fondi statali nelle casse dei soci privati e che controllerà l’intero sistema dei trasporti nazionale. Lo dimostrano la campagna di acquisizioni di aziende di TPL in Toscana, Umbria, Veneto, Campania  da parte di Busitalia.

Le logiche di profitto della privatizzazione pretendono che gli autobus siano utilizzati al massimo della loro capienza e che le linee e gli orari meno frequentati vengano soppressi. I servizi meno redditizi sono spesso proprio quelli indispensabili per le fasce di popolazione più deboli, che nel trasporto pubblico hanno l’unico strumento per esercitare il proprio diritto alla mobilità. Le logiche di profitto della privatizzazione hanno anche impedito il rinnovo del parco circolante, pretendendo lo sfruttamento ad esaurimento di quello esistente.

Per questo dal punto di vista strutturale appare necessaria una gestione pubblica del servizio, che lo si potrà ottenere solo usando gli strumenti dell’affidamento diretto, consentito dal diritto europeo, a società pubbliche di diritto pubblico, con obbiettivi quali il rafforzamento delle linee e degli orari deboli, rinnovo e ampliamento del parco mezzi, rafforzamento della intermodalità ferro-gomma.

In questo processo diventa di vitale importanza nuovi meccanismi democratici di controllo e di gestione da parte dei soggetti che più hanno interesse a far funzionare il sistema garantendo quei benefici sociali, ambientali, sanitari ed economici, cioè i lavoratori del settore e gli utenti delle fasce sociali popolari che più di tutte hanno bisogno di servizi pubblici efficienti. 

Nel sistema dei trasporti quando si parla di bilancio economico e si calcolano gli ‘utili’ bisogna prendere in considerazione non solo quanto entra in cassa alle aziende, ma anche quanto trasporti efficienti fanno incassare o risparmiare al sistema-paese in termini di benefici sociali, ambientali, sanitari ed economici.

Il finanziamento del settore e la ripartizione dei costi deve tenere conto di questo principio. Tutti coloro che godono di quei benefici devono contribuire in rapporto alle proprie possibilità.  La fiscalità generale è lo strumento per fare questo. 

Secondo noi questi concetti non possono che essere parte integrante della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL degli autoferrotranvieri scaduto ormai da tre anni. Una piattaforma che rivendica diritti dei lavoratori del settore e rivendica un servizio pubblico efficiente e che deve  sviluppare un’azione politica e sindacale a livello nazionale, basata  sul protagonismo collettivo e la mobilitazione dei lavoratori.

8 febbraio 2021

Piattaforma CCNL TPL Cobas -ADL Cobas -CUB

COBAS Lavoro Privato – Cub Trasporti – ADL COBAS