Vita, terra, libertà  per il popolo palestinese. Antisionismo+boicottaggio= resistenza all’occupazione israeliana

Il popolo Palestinese vive da oltre 50 anni sotto l’occupazione militare israeliana. Le sofferenze indicibili, le terre espropriate, le migliaia di morti tra i suoi figli testimoniano il crimine contro l’umanità e accusano il mondo intero di complicità con i delitti israeliani.

Di questa tragedia, di cui sono anche responsabili la dirigenza dell’ANP e gli stati arabi, il Piano Trump pretende di cancellare i diritti inalienabili del popolo palestinese, permettendo ad Israele di annettere la gran parte dei territori occupati e via via colonizzati.

Di fronte a questa violenza sistematica, che permette ad Israele di ragionare come padrone assoluto della Terra Santa-Palestina e da mandatario egemone in Medio Oriente, questi intende imporre la sua supremazia con le armi (anche nucleari) agli stati confinanti e all’Europa l’esclusività dello ” stato di fatto”,

In questa esclusività rientra la pretesa di criminalizzare e punire sia l’attività di boicottaggio, sia quella contro il colonialismo-razzismo, ovvero la lotta al sionismo del 21° secolo, bollandola come ” antisemita”: lo status ricattatorio in cui si rifugia lo stato israeliano quando non ha più argomenti da opporre.

Tra le decine di risoluzioni di condanna di Israele da parte dell’ONU, quella del 1975 già dichiarava ” il sionismo è razzismo”. Nel 2018 il Parlamento Israeliano ha votato la Legge Fondamentale dello Stato che definisce Israele” Stato Nazione del Popolo Ebraico, ovvero uno Stato confessionale ed esclusivo che condanna il 25% della popolazione arabo-palestinese e di altre minoranze a non avere gli stessi diritti degli israeliti.

Nonostante questa ennesima violazione dei diritti umani, alcuni stati europei hanno soggiaciuto alle pressioni israeliane legiferando la bestialità dell’equiparazione ” boicottaggio+antisionismo = antisemitismo”. L’esplicito disegno israeliano è quello di imporre alla UE una Direttiva in tal senso, in modo tale da mettere a tacere il j’accuse pubblico nei confronti dei crimini perpetrati ai danni del popolo palestinese.

Già se ne vedono le conseguenze in Italia. Il prossimo 10 marzo a Milano andranno a processo con l’accusa di ” istigazione all’odio razziale” 5 compagni che il 25 aprile 2018 contestarono la presenza israeliana al corteo della Liberazione. Così come a Roma e Catania, sono stati rinviati a giudizio alcuni partecipi della campagna di boicottaggio del Giro d’Italia partito da Israele.

Processi che diverranno tribune per atti di accusa al sionismo e di sostegno alla resistenza palestinese, e che vedranno l’estesa solidarietà di tutte le compagini che promuovono il boicottaggio del razzismo israeliano.

Nell’avvicinarsi del 30 marzo” giornata della terra Palestinese” e del 75° anniversario della Liberazione, parte la campagna di mobilitazione contro il Piano Trump e di tutti i tentativi israeliani di cancellare i diritti del popolo palestinese e di penalizzare nel mondo chi li sostiene.

Roma 28.2.20          

COBAS – Confederazione dei Comitati Di Base