Whirlpool Siena – Comunicato

Care colleghe e cari colleghi e spettabile direzione aziendale, Cobas lavoro privato

interviene sulla decisione dell’azienda del 16 agosto 2021 di inibire l’accesso ai locali della

mensa per tutti coloro che non sono stati vaccinati facendo prima una necessaria premessa:

Le vaccinazioni disponibili sono, allo stato delle conoscenze, uno strumento essenziale, non

l’unico, per il contrasto della diffusione della pandemia da covid 19 e nel contempo per

ridurre la pressione sulle strutture sanitarie e permettere un graduale ritorno alle attività

lavorative, ludiche e culturali.

In ogni caso la vaccinazione non può essere vista come una panacea assoluta che metta

da parte le necessarie misure igieniche di protezione personali e collettive.

È proprio da quest’ultima considerazione che risulta incomprensibile il fatto che a oggi nei

luoghi di lavoro convivano persone vaccinate e non che lavorano gomito a gomito e tutte

queste persone agiscono all’interno di regole, norme e protocolli rigidamente stabiliti da

decreti governativi e dalla vigilanza e degli ulteriori atti migliorativi delle commissioni covid

presenti in tutti i luoghi di lavoro, e che poi al momento di accedere alla mensa ( che

ricordiamo a tutte e tutti non ci è stata regalata ma è una conquista ed un diritto inalienabile

dei lavoratori) ci sia una palese discriminazione tra chi è vaccinato e chi no ebbene, tutto

questo va in aperto contrasto con tutte le regole del buon senso.

Delegare l’accesso alle mense all’iniziativa dei gestori del servizio è una comoda foglia di

fico da parte di governo e Confindustria che così fanno fare il ” lavoro sporco” a questi

soggetti facilmente ricattabili.

Alla luce di queste evidenze ed in prossimità della ripresa delle attività lavorative nel nostro

stabilimento, come Cobas lavoro privato chiediamo alla Whirlpool di rivedere e di modificare

le proprie decisioni.

A tal proposito e in assenza di una obbligatorietà al vaccino sancita da una legge emanata

dal parlamento, chiediamo all’azienda che per l’accesso alla mensa, chi è in possesso di

grean pass lo esibisca a chi di dovere, mentre per il resto dei colleghi che non si sono

vaccinati per molteplici motivi, l’azienda fornisca gratuitamente i tamponi antigenici rapidi di

ultima generazione almeno fino a quando il quadro legislativo non sia stato chiarito e

completato.

Abbiamo un medico aziendale che è perfettamente in grado di gestire la cosa.

Quindi, non siamo a chiedere la luna o a perseguire chimere irraggiungibili, ma la nostra

richiesta va verso una pratica di buon senso e che non sia discriminatoria per nessuno.

Ricordiamo a tutte e tutti che i lavoratori di questo stabilimento si sono sempre esposti ai

rischi connessi dalla presenza di centinaia di persone in un’ambiente chiuso come la nostra

fabbrica fin dalla prima ora, quando la pandemia si affrontava ” a mani nude” senza regole

chiare e sperimentate e senza l’ausilio dei vaccini.

Riteniamo che la spesa di poche migliaia di euro per l’acquisto di una manciata di tamponi

sia una cosa facilmente affrontabile da Whirlpool, nell’ottica di non creare discriminazioni tra

lavoratori e di rispondere a quella responsabilità sociale d’impresa sancita dalla nostra

costituzione.

Cobas Lavoro Privato

Siena 17 agosto 2021