Cobas Vigilanza – Sciopero, un giustissimo sciopero!!!

Noi COBAS avremmo voluto uno sciopero lungo. UN solo giorno non scatena alcuna preoccupazione nelle associazioni datoriali, perché sanno benissimo che possono sostenere senza sforzo uno sciopero corto. Il CCNL scaduto nel 2015 !

Paghe da fame soprattutto a fronte dei rischi, del sacrificio, del tempo tolto alla famiglia.

Indennità che sarebbe giusto chiamare “elemosine”, a fronte del sacrificio notturno, della guida al volante di una pattuglia o di un furgone per 200 – 300 km, ore e ore passate con il gap addosso, all’esterno, sotto alle intemperie per difendere una banca.

Tutto questo con un fatturato nel 2019 per il settore della vigilanza privata di 1,4 MILIARDI di euro.

Il lucro è così alto che non vogliono rinunciare neanche a una piccola fetta, così in sede di trattativa le associazioni datoriali avanzano pretese inaccettabili, proprio per ottenere uno stallo e rinviare sine die il rinnovo.

Questo contratto è troppo vantaggioso per i datori. Sfruttando il sacrificio si arricchiscono e continuano ad arricchirsi.

E le guardie giurate a impoverirsi.

Non siamo d’accordo su UN solo giorno di sciopero, perchè le Guardie Giurate faranno un sacrificio che non porterà nessun vantaggio. Eppure sarebbe comunque un segnale, a cui sicuramente non verrà data risposta.

Un solo giorno non intaccherà la determinazione delle associazioni datoriali a non voler rinnovare.

Per le Guardie Giurate deve diventare una lotta, necessaria, indispensabile, per ottenere un contratto che si possa definire DIGNITOSO.

Un CCNL a oggi umiliante.

Lottare per un CCNL dignitoso per cui valga la pena di andare a lavorare, per cui valga la pena di fare sacrificio.

Ci rendiamo conto che ogni giorno di sciopero è una remissione, perchè si vive di stipendio.

Questo lo sanno anche i datori, su questo basano la loro forza.

Ma non c’è un’altra strada.

La forza dei lavoratori è nel lavoro. Quel lavoro così indispensabile ai datori, senza il quale chiudono. Senza i lavoratori non c’è azienda. La forza siamo noi, non loro !

Per questo bisogna essere uniti, per questo lo sciopero del 24 deve raggiungere punte di adesione altissime. Così sarà un segnale forte, che faranno finta di ignorare, ma che invece li avrà sicuramente colpiti.

Il nostro è un settore in sofferenza anche per via delle normative che via via si sono succedute a vantaggio dei datori.

Una volta c’era il tabellare prefettizio, che garantiva una tariffa minima sotto alla quale non si poteva scendere. Questo portava un vantaggio alle aziende virtuose e alle Guardie Giurate che lavorano professionalmente. Poi è stato abolito ed è cominciata la concorrenza selvaggia, al ribasso, che danneggia chi lavora bene.

Gli istituti firmano contratti al ribasso che non coprono i costi e per rientrare tolgono soldi alle Guardie non pagando tutto ciò che è loro dovuto.

Quando i lavoratori lamentano il mancato pagamento, gli viene risposto che allora dovranno licenziare perchè l’istituto è in difficoltà.

Così si ricattano i lavoratori, con lo spettro della disoccupazione, della fame, usando la paura, per spingerli a rinunciare a un diritto per mantenerne un altro.

Anche il decreto 269 sulla capacità tecnica degli istituti di vigilanza, pur avendo spinto ad una maggiore efficienza, ha di fatto generato una spinta del mercato a favore delle aziende più grandi che stanno fagocitando aziende più piccole, più serie che rispettavano leggi e lavoratori.

Partecipate massicciamente allo sciopero, questo il nostro invito. Non si può cedere sui diritti.

Cobas Lavoro Privato – Settore Vigilanza