Giù le mani dal presidio Ex-GKN

La notizia di queste ore, relativa alla possibilità di sgombero del presidio EX-GKN, è un regalo delle istituzioni e dei tribunali ai pescecani che sono dietro l’operazione di speculazione immobiliare celata, ormai neanche troppo velatamente, intorno allo stabilimento industriale che fu GKN.

In un momento in cui il mondo sembra sull’orlo del precipizio e nel quale il sangue, lo sterminio di un popolo e la corsa agli armamenti sembra essere l’unico fattore dominante dove sono sempre disponibili soldi e investimenti, permettere che una lotta come quella degli operai GKN, del collettivo di fabbrica, svanisca dietro tecnicismi giudiziari, ci sembra colpevole. Pericolosamente colpevole.

Sappiamo bene che quella che si vuole colpire è la capacità di un gruppo di lavoratori di immaginare un futuro diverso dai copioni scritti troppe volte per le crisi aziendali. Un copione fatto spesso di ammortizzatori sociali, interventi statali a sostegno delle imprese, percorsi di riqualificazione mai andati in porto e promesse di reindustrializzazioni mai realizzate.

Quella del collettivo di fabbrica EX-GKN è una esperienza patrimonio di tutti e tutte. Un esempio per Firenze, la Toscana e l’intero Paese. Un esempio di come si può passare dalla rassegnazione alla costruzione del proprio futuro, dal basso e con il supporto di una comunità che travalica ormai i confini nazionali.

Ed essendo patrimonio di tutti e tutte diciamo chiaramente che la fabbrica e il presidio NON SI TOCCANO.

FINO A CHE CE NE SARA’

Firenze 25/06/2025

CONFEDERAZIONE COBAS FIRENZE