I lavoratori autoferrotranvieri nella mobilitazione della giornata “No Draghi Day” del 4 dicembre 2021

Il governo Draghi attraverso il disegno di legge sulla concorrenza prepara una privatizzazione selvaggia di tutto ciò che resta ancora di pubblico nel nostro paese:

dai trasporti locali all’energia, dall’acqua all’igiene ambientale, dai porti fino alla liberalizzazione dei taxi e ad un rilancio in grande stile della sanità privata.

È l’apertura liberista definitiva alla ferrea legge del mercato, in spregio ai diritti sociali, alla salvaguardia dei beni comuni ed alla giustizia sociale.

E’ necessario che i lavoratori autoferrotranvieri tornino a mobilitarsi per:

  • rendere possibile un servizio pubblico sicuro e dignitoso che risponda in modo efficiente alle reali esigenze dei territori in un contesto di lavoro sano e rispettoso degli operatori del

settore;

  • intervenire e modificare la logica, assurda, per la quale si vogliono affrontare le complesse problematiche del TPL agendo esclusivamente sui costi e sui possibili risparmi attraverso i tagli

al servizio, aumentando i carichi di lavoro senza porsi in modo costruttivo nei confronti delle reali esigenze del territorio né, tanto meno, delle condizioni di lavoro imposte;

  • intervenire e modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede però bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono

servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato garantendosi profumati profitti;

  • mantenere il controllo delle aziende in mano pubblica e senza l’obiettivo del profitto.

La questione economica legata al rinnovo contrattuale diventa oggi, soprattutto per i nuovi assunti, ancora più pressante a fronte della continua perdita del potere di

acquisto dei salari.

Con l’evolversi della fase pandemica si è evidenziato in maniera chiara l’importanza del ruolo del trasporto pubblico e la necessità che vi sia una valorizzazione dello stesso, che vi sia un vero

investimento pubblico per potenziare e rimodernare il TPL in Italia anche a fronte di un fondamentale miglioramento ambientale e sociale così come previsto all’interno della ipotizzata

riconversione ecologica.

Per questi motivi riteniamo fondamentale che anche i lavoratori autoferrotranvieri debbano partecipare attivamente il 4 dicembre alla giornata di lotta nazionale di

protesta, indetta dai sindacati di base conflittuali, caratterizzata da cortei regionali che avranno l’obiettivo di difendere la libertà di manifestare contro ogni odioso

divieto a sfilare sotto i palazzi delle istituzioni.

28.11.2021

ADL Cobas – COBAS del Lavoro Privato – CUB Trasporti – SGB – USB