Quale miglior alfiere del trasformismo se non un banchiere?
Il Governo Draghi è una accozzaglia politica, voluta da Confindustria e dalle oligarchie finanziarie di questo paese, per potersi spartire i miliardi del Recovery Fund, mantenendo privilegi e speculazione. La linea del nuovo governo è conseguente con le politiche neo-liberiste degli ultimi anni, che hanno creato diseguaglianze e ingiustizie sociali, condite di razzismo e qualunquismo.
Politiche che nella pandemia da Covid 19, stanno oscillando tra la tutela della salute e quella della capacità produttiva, senza soluzioni efficaci in entrambi i casi.
Parallelamente per l’implemento del Servizio Sanitario nazionale e per la copertura degli organici sono state destinate solo briciole, mentre prosegue il processo di privatizzazione della sanità che già è costato innumerevoli vittime, mentre chi ha lottato denunciato le carenze di sicurezza ha subito pesanti azioni repressive, sanzioni e licenziamenti.
In tutto ciò la problematica del lavoro è divenuta esplosiva, sia per chi non ce l’ha con la cancellazione di ogni prospettiva diversa dalla fame, sia per lavoratrici e lavoratori che stanno facendo i conti con livelli vergognosi di sfruttamento e rischi per la propria salute.
Grida infatti vendetta il numero enorme di “omicidi bianchi”, per colpa dei contagi da Covid sui posti di lavoro e per un numero enorme di incidenti e di infortuni, che sta costando la vita a migliaia di lavoratrici e lavoratori. Una strage che in Toscana ha visto negli ultimi mesi un incremento inaccettabile, anche per colpa di di protocolli di sicurezza e misure di prevenzione, inefficaci e spesso adulterati.
Per tutto questo scenderemo in piazza a Firenze e faremo sentire la voce di tante donne e uomini di questa città, stanchi di iniquità e soprusi.
Le iniziative saranno organizzate in sicurezza e nel distanziamento dei partecipanti
23 FEBBRAIO 2021,
FIRENZE, ORE 17.00, VIA CAVOUR
PRESIDIO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO
a 1 anno dal paziente uno,
Inoltre il 20 MARZO 2021
ci troveremo vicino la sede di Firenze di Confindustria per un
PRESIDIO
per il diritto al lavoro e al reddito, proroga del blocco dei licenziamenti e degli sfratti, riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio, reddito universale, pensione per tutti a 60 anni