POSTE : la razionalizzazione subisce una battuta di arresto

cobas poste 2LA LOTTA PAGA.
È notizia di questi ultimi giorni che il nuovo piano d’impresa di poste italiane ha subìto una battuta d’arresto in merito alla chiusura ed alla razionalizzazione (funzionamento a giorni alterni o soltanto due giorni a settimana) degli uffici postali considerati improduttivi dalla logica liberista, pienamente abbracciata dall’ad Francesco Caio, nominato dal governo Renzi pochi mesi or sono. Questa brusca frenata non dipende dall’ipocrisia messa in campo per la circostanza dai soliti sindacati collaborazionisti (CISL, UIL, CGIL, UGL e Federazioni Autonome) che in tutti questi anni sono stati impietosi nei confronti della classe lavoratrice, sostenendo politiche che hanno portato inizialmente alla distruzione del servizio sociale, fino alla situazione attuale che tiene col fiato sospeso lavoratori e cittadini per il continuo attacco nei lottaPAGA4webconfronti di quel che resta del servizio pubblico. Sicuramente non scaturisce dalla farsa istituzionale che si spande sull’intera penisola, senza esclusione alcuna. Le istituzioni borghesi sono garanti, ad ogni livello, dell’attuale modello socio-economico che persegue il profitto ad ogni costo. Esse sono le sentinelle di questo sistema marcio dove tutto si traduce in merce, dove tutto ciò che rappresenta un servizio di pubblica utilità viene dato in pasto agli avvoltoi di turno, sempre più spregiudicati, e dove immancabilmente viene esaltata nonché consacrata la proprietà privata dei mezzi di produzione.
Questa è una verità incontrovertibile dalla quale non si può prescindere.
Questo improvviso dietrofront altro non può essere che il risultato, seppur provvisorio, di una straordinaria mobilitazione popolare affiancata dalla lotta che da sempre portano avanti i sindacati di base. Riteniamo che bisogna necessariamente dar seguito a quanto di positivo viene fuori da una forte presa di coscienza collettiva e da una altrettanto forte azione di lotta conflittuale per uscire da questa giungla mercificatoria, dove anche le istituzioni locali partecipano, in un certo qual modo, alla spartizione della torta mascherandosi, per l’occasione, da difensori del servizio pubblico e sociale che i loro partiti di riferimento hanno smantellato pezzo per pezzo, di volta in volta, legislatura dopo legislatura.

LA LOTTA PAGA MA NON DEVE APPAGARE.  AVANTI COSI’.

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