Avevano scioperato il giorno di Pasquetta tutte le commesse Silvian Heach di Castel Romano Outlet, forse l’unica protesta vera riuscita nel paese in quella giornata, come titolava il quotidiano La Repubblica il giorno successivo. Ma la rappresaglia dell’azienda non si è fatta attendere, ieri in serata i responsabili Silvian Heach hanno consegnato una lettera di contestazione e sospeso con effetto immediato le cinque donne: grazie allo sciopero l’azienda avrebbe “scoperto” che il negozio produce di più senza il personale che protesta.
«Un atto gravissimo – attacca Francesco Iacovone, dell’Esecutivo Nazionale Cobas – è davvero evidente la volontà aziendale di ledere il diritto Costituzionale di sciopero e scoraggiare le lavoratrici nel proseguire la lotta per il diritto all’autodeterminazione del lavoro festivo»
«E per altro quella del lavoro festivo è solo una delle tante rivendicazioni di queste lavoratrici – prosegue il rappresentante sindacale – che hanno lavorato, alcune per anni, senza maggiorazioni contrattuali, senza pagamento regolare degli straordinari, in condizioni di sicurezza incredibili e con un livello contrattuale inadeguato.»
«Ormai le aziende, soprattutto quelle del commercio, si sentono impunite e le sentenze recenti sulle commesse Coop e Ikea e quella sui rider di Foodora rafforzano questa convinzione. Ma non ci faremo certo spaventare da questa reazione scomposta e difenderemo le lavoratrici in tutte le sedi e manifestando sotto tutte le istituzioni. Perché questo mondo del lavoro all’inverso, dove chi lavora onestamente è vittima di chi lede i suoi diritti, va assolutamente capovolto.», conclude Iacovone.
Roma – venerdì, 13 aprile 2018
Cobas Lavoro Privato