26 e 27 maggio… a Taormina il G7 dei devastatori del Pianeta!

La prossima riunione dei capi di stato e di governo delle sette potenze capitaliste più grandi della Terra chiamata G7 (prima G8 e ora G7 dopo l’esclusione della Russia) si terrà 26 e 27 maggio a Taormina. Il G7 è il Gruppo dei 7 grandi formato da Stati Uniti d’America, Germania, Francia, Gran Bretagna, Canada, Giappone, Italia.  Il G7 sarà seguito il 7 ed 8 luglio ad Amburgo in Germania dal G20 che comprende anche l’associazione dei cinque paesi tra le maggiori economie emergenti riuniti nel BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) oltre all’Unione Europea, Australia, Arabia Saudita, Argentina, Corea del Sud, Indonesia, Messico, Turchia.

A Taormina  i “Grandi della Terra”  (compreso  Donald Trump per la prima volta in Europa) si riuniranno per discutere di crisi economica, conflitti internazionali, energia, ambiente, clima, sicurezza e migrazioni. Il G7 fa parte della logica globale capitalista che vede nel processo di Globalizzazione Mondiale l’affermarsi dell’economia iper liberista di mercato con l’accumulazione delle ricchezze nelle mani di sempre più ristretti circoli di potentati con il conseguente impoverimento crescente di miliardi di esseri umani in tutto il Pianeta. Le politiche monetariste, le speculazioni finanziarie il depauperamento di vaste zone del Pianeta sono alla base della crescita delle diseguaglianze, del ricatto di intere economie nazionali, del saccheggio e della guerra permanente verso tutti quei Paesi e Popoli che non si assoggettano passivamente al volere dei Grandi.

In questi ultimi tempi stiamo assistendo ad un vero e proprio braccio di ferro economico e militare fra le “vecchie” potenze capitaliste dominanti del Pianeta e le “nuove” economie emergenti. Le sanzioni economiche verso la Russia, i teatri di guerra creati in Ucraina, Siria, Libia, Estremo Oriente sono il riflesso del continuo braccio di ferro fra la politica aggressiva e dominante dei 7 e il resto dei Paesi. L’aggressione viene operata in modo palese o strisciante, si passa all’aggressione diretta in Siria, alle minacce continue all’Iran, ai piani di sovvertimento sociale in Venezuela e Brasile, l’esposizione muscolare verso la Russia con manovre militari Nato ai confini occidentali, o schieramenti navali nel mar cinese orientale. La politica del dominio capitalista finanziario e commerciale non prevede eccezioni per cui si condannano politiche non perfettamente allineate come quella greca che viene strangolata con un debito crescente fatto pagare esclusivamente ai ceti popolari. Ma la politica di globalizzazione prevede la ristrutturazione completa degli stessi paesi capitalisti con lo smantellamento dello stato sociale, il trasferimento di sempre più consistenti risorse verso la speculazione finanziaria, lo spostamento delle attività produttive verso paesi più addomesticati e con “costo del lavoro” molto più basso. La forbice di differenza fra chi detiene il capitale e chi vive di lavoro si sta divaricando in modo esponenziale anche nei paesi “ricchi” dove ora si contano a milioni i disoccupati e dove le garanzie assistenziali (frutto di anni di lotte proletarie) vengono ridotte fino all’azzeramento totale come avviene in Grecia e Portogallo.

Lo smantellamento brutale delle economie emergenti e non allineate (come è avvenuto in Irak, Libia, Somalia, Burkina Faso) e l’imposizione di regimi asserviti e vessatori in gran parte dell’Africa sta portando a flussi migratori biblici che si uniscono a quelli generati dalle guerre create dalle potenze occidentali. Questa massa di uomini e donne che premono giornalmente alle porte della cittadella capitalista è congeniale a tenere basso il costo del lavoro, a creare un falso nemico, a distogliere l’attenzione dal vero problema che è quello dell’accumulazione abnorme di capitali in mano a sempre più poche famiglie.

I 7 “Grandi” si riuniranno a Taormina anche per confrontarsi su cyber controllo, smart city, lotta al terrorismo. Ma il loro scopo reale è quello di trasformare in senso sempre più securitario le nostre società scivolando in una deriva sempre più colorata da neo conservatorismo fascista (si veda la nuova legge Minniti/Orlando sulla sicurezza). La minaccia terrorista viene usata da un lato per restringere le libertà democratiche, sindacali, di movimento degli strati popolari e dei migranti e dall’altro per  organizzare l’aggressione ai popoli del Medio Oriente e dell’Africa del nord.

Le risorse economiche che i 7 destinano alla “sicurezza” o alle loro costosissime guerre neo-coloniali sono sottratte al taglio dei diritti, dei fondi per lo sviluppo economico, dei servizi pubblici, dei finanziamenti per le scuole, in un aumento dei costi delle prestazioni sanitarie, in un taglio netto ed un rincaro dei prezzi dei trasporti pubblici su gomma e dei treni.

La Sicilia è stata scelta ufficialmente per “sfatare la fama di terra di mafia” (Renzi 2016). Ma siamo anche terra di colonialismo militare americano, la terra di Sigonella, di Birgi, del Muos costruito in violazione di leggi ambientali e normativa antimafia, siamo una terra violata, una terra di disoccupazione e sfruttamento del lavoro, una terra di migrazione e di accoglienza dei migranti respinti dai “Grandi” a tutte le frontiere.

A Taormina ci saremo anche noi, saremo in tanti, per una grande manifestazione popolare, con le famiglie dei disoccupati e precari, delle precarie e disoccupate (la maggioranza), con i migranti, con i malati vittime dell’inquinamento ambientale, con le associazioni antirazziste e ambientaliste, con i sindacati e i partiti, con tanta gente. Saremo a Giardini Naxos per dare voce a tutti quelli che da questo vertice vengono ignorati, ma che vivono sulla propria pelle le sperequazioni economiche, il peso della crisi e la rapina delle risorse.

Saremo lì e invitiamo tutti a partecipare ad una due giorni di mobilitazione a Giardini, in cui discuteremo i medesimi temi del G7 dal punto di vista di chi le politiche le subisce e vuole dire la sua parola.

26 maggio a Giardini Naxos (ore 16) assemblea popolare in piazza Municipio.

27 maggio corteo popolare, che dal concentramento alle ore 15 nella piazza di Recanati (Giardini Naxos) percorrerà le strade di Giardini Naxos fino a piazza Municipio.

Per la Sicilia che vogliamo. Per il mondo che vogliamo!

Confederazione COBAS – Sicilia

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