Unicoop Tirreno: uno schiaffo a chi lavora in prima linea

Inizia la fase 2 e l’azienda conferma la volontà far pagare ai lavoratori i costi della crisi aziendale e dell’emergenza Covid-19.
Un accordo che per Unicoop prevede margini di trattativa limitati, una via senza uscita che ci presenta da un lato il taglio di salari e diritti e dall’altro la disdetta dell’integrativo aziendale.
Un modo originale della dirigenza di Unicoop Tirreno di ringraziare i propri lavoratori che si sono sacrificati e continueranno a farlo, mettendo a repentaglio ogni giorno la propria salute.
L’azienda vorrebbe:
• uniformare il divisore orario a 168 per tutti (eccetto i contratti più recenti che resterebbero
con le condizioni peggiorative pregresse);
• istituire la pausa non retribuita per tutti ;
• portare le ore di RO a 24 ore per tutti .
• Unica “concessione” quella di non togliere il premio aziendale. Per chi ce l’ha.

Insomma, una proposta irricevibile da rigettare al mittente. Un “contratto integrativo” svuotato di ogni contenuto, dei diritti e del salario.
I prossimi incontri sono previsti per il 13 ed il 20 maggio, sarà l’occasione per ribadire la nostra contrarietà a questo schiaffo in faccia a chi fa la Coop tutti i giorni sul campo di questa nuova battaglia.

Roma, mercoledì 6 maggio 2020

Per la delegazione trattante
Cobas del Lavoro Privato
Francesco Iacovone