I Cobas ATAC rispondono agli attacchi del quotidiano il Messaggero e del giornalista Lorenzo De Cicco

Ieri i lavoratori del Cobas ATAC di Roma hanno inviato una lettera al direttore responsabile della testata giornalistica il Messaggero, rispondendo e confutando le accuse rivolte alla categoria degli autisti ATAC dei bus di Roma da parte del giornalista Lorenzo De Cicco in un suo articolo del 17 dicembre 2020.

Di seguito il testo della lettera.

Roma 17 dicembre 2020

Al Direttore del quotidiano Il Messaggero

Dott. Massimo Martinelli  

Egregio Direttore, 

con riferimento all’articolo a firma del giornalista Lorenzo De Cicco pubblicato nell’edizione del 17/12/2020 del Vs. quotidiano  Il Messaggero, siamo a evidenziarle il continuo stillicidio ai danni della categoria degli autisti dell’azienda ATAC, una campagna denigratoria in atto ormai da molti anni e finalizzata a porre in cattiva luce il lavoro svolto quotidianamente da centinaia di onesti lavoratori, con il solo risultato di aumentare e indirizzare il livore della cittadinanza, giustamente  esasperata dalle condizioni in cui spesso sono costretti a viaggiare, verso questi ultimi, occultando le reali responsabilità dell’inefficienza del servizio del trasporto pubblico della città di Roma. 

In quest’articolo le affermazioni sono ancora più diffamatorie e offensive del solito nei confronti di una categoria che, nonostante tutte le difficoltà quotidiane, porta a termine il proprio servizio nel rispetto del codice della strada e del regolamento aziendale. Asserire che un conducente di autobus “gioca” con il freno per causare volutamente un ritardo, è quanto di più offensivo si possa affermare nei confronti di autisti professionisti, alcuni dei quali con un’esperienza decennale. Oltretutto, questo comportamento sarebbe altamente rischioso, in quanto tenere in modo continuo il “piede appoggiato sul freno” provocherebbe un surriscaldamento dell’impianto frenante, causando cosi una potenziale inefficienza al momento dell’effettivo bisogno della frenatura. Nella sostanza, si accusano gli autisti di mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri, degli automobilisti e dei pedoni. 

Tale affermazione risulta di grave danno per una intera categoria che nella nostra città ha frequentemente subito episodi di aggressione da parte di passeggeri, una violenza che stoltamente si riversa nei confronti di lavoratori sottoposti a condizioni di lavoro sempre più inaccettabili.

Si ricorda al sig. De Cicco che il limite di velocità per gli autoveicoli in città e di 50km/h e per i mezzi pesanti quasi sempre si riduce a 30 km/h, pertanto le corse che in qualche modo non vengono effettuate regolarmente sono da ricondurre ad una errata pianificazione del servizio stesso. 

Inoltre, consapevoli che le prerogative del trasporto pubblico collettivo sono la SICUREZZA dei passeggeri e della cittadinanza, non prenderemo in considerazione la richiesta del sig. De Cicco, ovvero quella di non rispettare i limiti di velocità e di mettere a rischio la vita dei cittadini di Roma.

Un cordiale saluto 

Cobas ATAC