Terni – I Cobas chiedono a Superconti misure urgenti per i lavoratori

La scrivente O.S. ha chiesto alla Direzione dei supermercati SUPERCONTI di adottare misure urgenti atte al contenimento dell’epidemia da Coronavirus. Nello specifico avendo rilevato che le indicazioni del Ministero della Salute sono disattese in più situazioni lavorative e nel merito che:

– non tutti i lavoratori sono stati riforniti dei necessari DPI, nello specifico le “mascherine”, e laddove ci sono, non tutte sono a norma per il contenimento dell’epidemia. Infine tali mascherine non sono state sostituite da diversi giorni;

– le postazioni di lavoro, adibite ad ogni turno ad addetti diversi, non sempre vengono igienizzate prima dell’uso.

I COBAS del Lavoro Privato hanno chiesto all’azienda di intervenire per mettere a norma le situazioni suesposte, comunicando che in mancanza di tali interventi i lavoratori faranno ricorso al diritto di autotutela (o di resistenza*), rimanendo a disposizione nei locali aziendali, ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro.

p/Cobas del Lavoro Privato

Franco Coppoli

*il diritto di resistenza è consentito nel caso in cui, (vedi ad esempio Cassazione, sez. lav., 7-11-2005, n. 21479) “si configuri quale eccezione di inadempimento, trovando giustificazione nella mancata adozione da parte del datore di lavoro delle misure di sicurezza di cui all’art.2087 C.C. che, pur in mancanza di disposizioni specifiche, il datore è tenuto ad osservare a tutela dell’integrità fisico-psichica del lavoratore dipendente, tanto più se questi, prima dell’inadempimento, secondo gli obblighi di correttezza abbia informato il datore di lavoro circa le misure necessarie da adottare, sempre che tale necessità sia evidente”.