Venerdì 25 marzo sarà il prossimo ” sciopero globale per il clima” indicato da FFF con le motivazioni “non c’è più tempo, il punto di non ritorno è più vicino e la politica continua a fare come fosse niente: alza la voce, facciamo rumore, più delle bombe e delle catastrofi ambientali”.
La Confederazione Cobas aderisce e partecipa a questa giornata di lotta, rilanciando l’urgenza della convergenza tra le realtà impegnate nel contribuire alla trasformazione della società in senso ecologico, ugualitario e cooperativo.
La criminale guerra di aggressione scatenata da Putin all’Ucraina e il riamo generalizzato che sta suscitando (compresa la deterrenza atomica) mettono praticamente fine alle promesse delle COP-ONU sul Clima e alle ipocrite dichiarazioni degli Stati sulla salvaguardia dell’ecosistema Terra.
Solo i costruttori di pace e i popoli conseguenti, possono dar luogo ai cambiamenti epocali senza i quali il Pianeta è destinato alla rovina e all’estinzione.
Le sporche guerre hanno sempre interessi economici rilevanti da pretendere.
Nella modernità capitalistica sono in ballo il controllo sulle materie prime occorrenti per dominare i mercati, dalle energie fossili alle terre rare, dai terreni agricoli alle fonti di acqua dolce.
Contrastare questo disegno profittuale e distruttivo, significa creare le condizioni di una civiltà basata sull’armonia delle attività umane con la natura, il risparmio di entalpia, l’equilibrio delle risorse: in cui l’energia sia prodotta dalle rinnovabili, l’alimentazione rifugga dai cicli intensivi e dopati, l’acqua torni ad essere un bene comune, i consumi siano morigerati ed ecocompatibili.
LA TERRA C’È STATA DATA IN PRESTITO PER LE FUTURE GENERAZIONI,
NON LASCIAMO AI DELIRI DI POTENZA DEGLI STATI E ALL’1% DEI RICCHI LA CONQUISTA,
UN ALTRO MONDO È POSSIBILE E NECESSARIO.
Roma 21.3.2022
COBAS Confederazione dei Comitati di Base