Cobas Alia – Noi non ci stiamo!

Cobas Lavoro Privato (Cobas Alia) ha proclamato lo stato di agitazione, la procedura prevede un tentativo di conciliazione da parte della prefettura, che è avvenuto il 5 marzo. La direzione di Alia ha ribadito che non intende avere rapporti o trattative con il COBAS, nonostante la nostra crescita, e continua a scegliere come unica controparte i sindacati confederali, in quanto stipulanti del CCNL. Non importa se per la maggioranza dei lavoratori questi non sono più rappresentativi, e la mancanza di nuove elezioni di RSU per scegliere chi deve rappresentare i lavoratori e lavoratrici ne è la prova. L’ultimo accordo firmato dalle OO.SS. a Novembre prevede 4 ANNI per i nuovi assunti per raggiungere il 1° LIVELLO B, a cui si aggiungono altri 2 ANNI per arrivare al 2° LIVELLO A. Meglio rispetto al pessimo CCNL, ma davvero troppo poco rispetto alle loro esigenze economiche ed alla nostra richiesta di passaggio automatico per tutti direttamente al livello 2A con un guadagno per l’intero periodo di circa 26.000 euro La perdita di potere d’acquisto riguarda tutti i dipendenti dell’igiene ambientale. A LORO E A TUTTI I COLLEGHI IN SUBAPPALTO VA IL NOSTRO PRIMO PENSIERO. Poco interessa a questa direzione se gli operatori di 1° livello svolgono mansioni di 2°, poco interessa che, a causa dei salari fermi, i lavoratori e le lavoratrici di Alia facciano fatica ad arrivare a fine mese, perché quello che conta è farci lavorare 7 GIORNI SU 7, grazie anche al tacito assenso delle OO.SS che senza consultare lavoratori e lavoratrici stanno da mesi trattando con la direzione per rendere il lavoro festivo DOMENICALE obbligatorio in cambio di 80 euro! Per non parlare dei nuovi schiavi, i lavoratori interinali costretti a orario flessibile e domeniche fisse. Nel corso degli anni è peggiorata sia la qualità del lavoro sia la qualità della vita, con orari estenuanti che mal si conciliano con esigenze personali e familiari, trasformando le domeniche e le festività in normali giorni di lavoro.

Riteniamo scandalosa la scelta aziendale di elargire i FRINGE BENEFIT A FAVORE DI DIRIGENTI E QUADRI a cui vengono date macchine per uso personale, con contratto all inclusive che consente qualsiasi familiare alla guida; nell’ODS pubblicato c’è anche la possibilità di pagare affitti ed interessi di mutuo. Questa scelta di Alia è a favore di chi ha già molti privilegi ed è la direzione in cui verosimilmente si muoverà la nuova multiutility, Abbiamo quindi deciso di sostenere l’iniziativa di Sinistra Progetto Comune che è ricorsa al TAR per obbligare Alia a rendere pubblici gli atti che nega regolarmente da anni. Piano industriale, stipendi e benefit aziendali fra gli altri, sono dati che Alia, in quanto società pubblica di proprietà dei comuni, deve rendere noti anche se si rifiuta di farlo.

VISTO L’ATTEGGIAMENTO DI TOTALE CHIUSURA ABBIAMO DECISO DI PROCEDERE CON AZIONI DI LOTTA E SCIOPERI, NON POTENDO FARE ASSEMBLEE CON LEGGE 300 ORGANIZZEREMO CAPANNELLI IN TUTTE LE SEDI DI ALIA! E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI ALZARE LA TESTA ED UNIRCI PER FERMARE TUTTO QUESTO, NOI NON CI STIAMO!

Cobas Alia