Cobas – Coronavirus, all’Aeroporto di Fiumicino si prendano precauzioni urgenti per i lavoratori del commercio una delle porte d’ingresso alla pandemia potrebbe essere proprio il Leonardo Da Vinci

Coronavirus, l’Oms corregge l’alert: “Rischio globale alto”. La minaccia che l’epidemia di coronavirus scoppiata in Cina pone al resto mondo non è “moderata”, bensì “elevata”. Un “errore di formulazione” che continuerà a far discutere sulla prontezza di riflessi dell’organizzazione nel rispondere alla crisi. Non si faccia lo stesso errore nel più grande scalo aeroportuale italiano.

«Attualmente i lavoratori del commercio all’interno dello scalo aeroportuale non hanno ricevuto, tranne qualche eccezione, alcuna indicazione sui comportamenti da seguire e sulle procedure precauzionali per evitare il contagio – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – e questo potrebbe mettere seriamente in pericolo la salute delle lavoratrici e dei lavoratori stessi. Tanto più che il virus può essere trasmesso in assenza di sintomi,»

«Abbiamo contattato i lavoratori di alcuni brand – prosegue il rappresentante sindacale – e per quanto ne sappiamo soltanto Gucci ha dotato i lavoratori di mascherine a norma e disinfettanti appropriati. Riteniamo urgente denunciare questa ennesima leggerezza ai danni di chi ha già subito le conseguenze del drammatico incendio nel maggio del 2015.

«Richiamiamo Aeroporti di Roma e le aziende del commercio al principio di precauzione e li invitiamo a fornire in tempi rapidi le mascherine e i disinfettanti per la pulizia delle mani. Perché una delle porte d’ingresso alla pandemia potrebbe essere proprio l’aeroporto Leonardo Da Vinci.» – conclude Iacovone.

Roma, martedì 28 gennaio 2020

Cobas Lavoro Privato