Cobas – Coronavirus: dalle caciotte ai fichi, Matteo Salvini umilia la filiera agroalimentare

Cobas, il leader della Lega continua a demolire il nostro lavoro a colpi di selfie. Dopo le caciotte a Pisa, dove si è mostrato in visita a un caseificio senza la mascherina indossata correttamente, il leader della Lega continua la sua campagna elettorale fornendo una pessima immagine della nostra filiera agroalimentare per raccattare qualche voto in più. Il selfie dalla Campania di questa mattina, con il volto a pochi centimetri da un vassoio di fichi in un luogo chiuso, mostra il suo sprezzo del pericolo di una crisi sanitaria che proprio in queste ore sta riprendendo vigore e fa paura.

«Ancora un fatto di una gravità inaudita – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – mentre è sempre più difficile garantire le norme anti Covid nei luoghi di trasformazione e vendita alimentare, il Senatore Matteo Salvini continua a demolire il nostro lavoro a colpi di selfie.»

«Noi non sappiamo chi mangerà quei fichi – prosegue il rappresentante sindacale – non è quello il punto, ma l’immagine che ritorna ai cittadini non è certo degna. Soprattutto se a veicolarla è un rappresentante delle istituzioni. Il focolaio dell’Aia a Treviso, con 182 contagiati su 560 testati, dovrebbe convincere il Senatore che la nostra filiera agroalimentare va trattata con cura e non è un mezzo per raccattare voti.»

«Sono molte le aziende che, con fatica, si attengono alle regole per tutelare i propri dipendenti e i consumatori. Alcuni invece si prestano a questi show elettorali che sono nocivi per la sicurezza di chi lavora e per il settore tutto. Un pessimo esempio che potrebbe indurre ad abbassare la guardia. Ora basta, anche il Governo si faccia sentire!» – conclude Iacovone

Roma, giovedì 27 agosto 2020

Per i Cobas del Lavoro Privato
Francesco Iacovone