Cobas – Giù le mani dalla “clausola sociale”!

Ancora una volta vogliono mettere le mani su un già miserabile e traballante Codice del settore degli appalti: il tentativo che stanno portando avanti, e che già è passato dalla Commissione Lavori Pubblici in Senato, lascerà tutte e tutti senza la sicurezza della riassunzione nei cambi di appalto. Centinaia di migliaia di lavoratori degli Appalti a rischio di non avere riconfermato il posto di lavoro.

L’obiettivo è precarizzare completamente il mercato degli Appalti: le lavoratrici e i lavoratori interessati, prevalentemente legati ad appalti pubblici, sono centinaia di migliaia che, dopo 10 o 20 anni di lavoro nello stesso appalto, diventino ancora più precari fino alla esclusione dal lavoro stesso. Il Governo e le associazioni aziendali, in stretto accordo, stanno per assaltare questo settore per rendere precari o “somministrabili” chi lavora nello stesso luogo da molti anni (si stimano centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio, fino a un milione in tutto il Paese).

Per guadagnarsi la conferma nella Azienda subentrante, gli addetti dovranno avere caratteristiche gradite al “padrone” (anche delle cooperative), tra cui l’estrema sottomissione alle richieste (anche al di fuori dei limiti contrattuali) e guai a chi denuncia le vessazioni, guai a chi prova a iscriversi al sindacato per aiutare le compagne e i compagni di lavoro nelle vertenze.

Proprio nel momento in cui tutta la classe lavoratrice è più debole, dopo due anni di pandemia e all’inizio di una nuova prospettiva internazionale che sta peggiorando le condizioni economiche di tutta l’Europa portando il carovita alle stelle, senza dimenticare l’inflazione che riduce il valore delle nostre buste paga: proprio ora il Governo e il padronato scatenano una vera e propria “guerra di classe”, con l’obiettivo di annientare qualsiasi resistenza residuale, e ridurre lavoratori e lavoratrici ad accattoni in cerca di qualche giorno di lavoro somministrato.

Inoltre, una deregolamentazione estrema del mercato degli appalti provocherebbe un peggioramento delle condizioni di sicurezza, già oggi completamente disattese con incidenti e morti in aumento e senza che il Governo prenda alcuna iniziativa, al di là delle parole (sempre più ipocrite), per colpire con determinazione chi deroga alle normative per ridurre i costi e raggranellare briciole di profitto, anche a costo della nostra vita.
A nostro avviso un provvedimento del genere avrebbe un riflesso molto negativo anche sull’Erario, creando lavoro sommerso e perpetrando l’effetto contrario di uno sviluppo economico e sociale: le conseguenze di questo mancato introito si rifletterebbero prevalentemente sulla contrazione delle spese sociali (non certo di quelle militari, come è chiaro a tutte e tutti) in nome degli ormai falliti principi liberisti della flessibilità e del profitto, che significano massimo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

CHIAMIAMO TUTTE E TUTTI, LAVORATRICI E LAVORATORI, A MOBILITARSI PERCHÈ QUESTO NON ACCADA
NO ALLA MACELLERIA SOCIALE E ALLA FRANTUMAZIONE DELLA DIGNITÀ DEL LAVORO

Cobas Lavoro Privato – Pisa