Premessa. Chiediamo la ripubblicizzazione delle Poste, come auspicato anche dai laburisti di Corbyn nel Regno Unito, a causa del fallimento delle privatizzazioni , vedi Alitalia , Ilva , Autostrade con crollo ponte di Genova , e contestuale fuoriuscita dalla quotazione borsistica. La privatizzazione dal 1994 in poi di un asset così importante ha causato un evidente peggioramento del servizio, i giorni alterni con disagi ovunque ne sono un esempio, ha portato alla chiusura di uffici postali, alla diminuzione del personale, ha causato un aumento delle tariffe e portato alla dismissione di molti servizi, , sostituito l’interesse dal migliorameto del servizio pubblico alla sua diversificazione investendo e valorizzando i servizi finanziari per garantirsi margini di profitto che arricchiscono gli azionisti anzichè le casse statali e i lavoratori, i quali di contro si sono visti aumentare i carichi di lavoro con aumento di stress e patologie lavoro – correlate, aggravato ulteriormente dall’ aumento dell’ età per poter godere della pensione. Tra i portalettere sono saliti il numero dei morti e degli infortuni soprattutto dopo la sciagurata riorganizzazione del recapito a giorni alterni , che ha portato i portalettere a un impegno spropositato. Ci battiamo per un recapito giornaliero e rivendichiamo che il lavoro del portalettere venga riconosciuto come usurante. Fonte di forte stress tra migliaia di postali è provocata anche dal non accoglimento delle richieste di trasferimento in altra sede, per ricongiungersi ai propri cari, anche con rifiuto a titolari di legge 104, nonostante vi siano ampie possibilità di realizzare queste aspettative. Pretendiamo che il lavoratore, e non il profitto, sia messo al centro delle politiche aziendali. Lo abbiamo rivendicato nella giornata di sciopero del 3 giugno scorso, esponendolo direttamente sotto la sede di Roma. I numeri dei recenti accordi su Politiche Attive, trasferimenti e conversione part time/full time sono poca cosa, infatti le stabilizzazioni degli ex CTD (contratti a tempo determinato) sono avvenute esclusivamente nel settore Recapito, che rimane comunque sotto organico , e nessuna assunzione nei CMP, dove invece sopraggiungono i non idonei al Recapito. I trasferimenti si contano in poche centinaia di persone, a fronte di circa 5.000 richieste in graduatoria.
Relazioni industriali e diritti sindacali
Sanzioni per il mancato rinnovo del CCNL nei tempi stabiliti , piena attuazione dell ‘ articolo 9 del CCNL , ovvero uso del referendum tra i lavoratori vincolante su accordi e questioni di lavoro rilevanti , contributi sindacali e possibilità di indire assemblee anche per le OO.SS. non firmatarie del CCNL, per una piena democrazia e rappresentanza dei lavoratori , rifiuto dell‘ accordo sulla rappresentanza del 2014 e reintroduzione, di rappresentanze unitarie democraticamente elette, su liste aperte, aperte a tutti i lavoratori dell’unità produttiva, in unità produttive d’ufficio, contro i macro accorpamenti che ne annullano la funzione; rappresentanze sul modello dei vecchi Consigli di fabbrica (le quali si occuperanno delle questioni delle unità produttive senza essere scavalcate dalle segreterie), drastica riduzione dei permessi sindacali alle OO.SS
Parte normativa, Politiche sociali, dignità dei lavoratori, formazione e valorizzazione personale.
Nessun licenziamento prima che si giunga a sentenza definitiva; introduzione terzietà nei provvediementi disciplinari. Abolizione del livello E ed F, eliminazione del contratto a tempo determinato o riduzione al minimo ( CTD solo per periodo natalizio e ferie estive o lunghe assenze per malattia, aspettativa o maternità ), riduzione orario di lavoro a 35 ore settimanali a parità di stipendio (lavorare meno lavorare tutti), stabilizzazione di tutti gli ex CTD e assunzioni ( con le vecchie regole , non con le tutele crescenti ) dall’ esterno per porre fine , dopo una seria e oggettiva mappatura , alla carenza di organico nei CMP , nei Centri di Recapito e nella Sportelleria; ; stop ai distacchi nella sportelleria (o solo su base volontaria) e copertura integrale di tutte le postazioni di lavoro rivolte al pubblico. Numero di ferie dei neoassunti pari a quello dei vecchi assunti, No al lavoro festivo e domenicale , lavoro notturno solo facoltativo , aumento mesi retribuiti per comporto malattia visto l‘ aumento dell’ età pensionabile ( 70 anni in futuro ) , riconoscimento del lavoro di postino come usurante (da inserire nell ‘ art.49 ccnl ). Aumento del salario fisso uguale per tutti non legato alla produttività e di contro abolizione del salario accessorio legato alla produttività, alla presenza e al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Stop al Fondoposte , con rilancio invece della previdenza pubblica e stop al Fondosanitario , con rilancio altresi’ della sanità pubblica. Obbligo concessione aspettativa gestionale fino a 3 giorni annui senza obbligo di motivazione. Stabilire la trasparenza degli organici, previsti ed effettivi, per ogni sede di lavoro, e introdurre il diritto al trasferimento volontario di sede, previa pubblicazione annuale delle esigenze di copertura delle carenze nonché prevedere lo scambio sede tra colleghi che ne facciano richiesta. Una serie di misure per le politiche familiari, tra cui maggiori convenzioni a prezzi agevolati con asili nido e infantili per i figli dei dipendenti postali (micro nidi aziendali nei grandi centri, come già avviene per la sede centrale di Roma), introduzione di 3 giorni annui di permessi retribuiti per malattia del figlio fino al compimento dei 3 anni di età, congedo parentale retribuito al 100% per almeno 6 mesi.
Estendere il presente contratto a tutte le società del gruppo e vietare qualsiasi cessione di rami aziendali e prevedere un reintegro di tutti i lavoratori in appalto o interinali.
Parte economica e retributiva
Aumento medio di 300 euro, visti gli utili aziendali e considerando un rinnovo CCNL “saltato”, tetto agli stipendi dei dirigenti, introduzione indennità rotazione turni H24 ( come da allegato del CCNL ), aumento consistente delle indennità per lavoro notturno, indennità per lavoro straordinario, indennità portalettere (0,58cent.di euro al giorno è un ‘ offesa), indennità di cassa e trasferta, ripristino degli scatti di anzianità , aumento dei ticket pasto elettronici a 8 euro (nuovo limite sgravio fiscale )
Salute e sicurezza
Presidio medico con DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) nei grandi centri di lavoro , introduzione di 30 ore annue come permessi retribuiti per visite mediche, convenzioni/collaborazioni tra Poste e strutture sanitarie pubbliche per la tutela della salute dei propri dipendenti , pieno rispetto delle limitazioni mediche dei lavoratori , formazione esaustiva sui rischi legati alla sicurezza , riduzione al minimo della MMC (Movimentazione Manuale dei Carichi ) nei CMP , iniziative di forte contrasto alle rapine negli uffici postali e per ridurre le morti e gli infortuni che sono in aumento tra i portalettere,, piano di controllo sui mezzi dei ptl e degli autisti con rinnovo parco mezzi dove necessario ed esonero immediato da tali mansioni al raggiungimento di 25 anni di attività, indumenti adeguati per i ptl con pagamento in busta paga dell‘ indennità di lavaggio, no alla gita dei ptl in caso di forte maltempo o eccessivo calore estivo , mensa aziendale nei grandi centri di lavoro e tempo sufficiente per pausa pranzo per tutti i dipendenti , mansioni meno faticose per i lavoratori over 60.
Il processo di digitalizzazione deve essere costantemente esaminato e monitorato dalle varie strutture competenti del Ministero della Salute, e che non vi sia alcuna ripercussione negativa in termini di salute e sicurezza (esposizione inquinamento elettromagnetico) e delle condizioni di lavoro. Inoltre, il progredire di tale processo deve prevedere una proporzionale diminuzione dell’orario di lavoro settimanale a parità di salario, senza alcun taglio di posti di lavoro.
Cobas Lavoro Privato – Settore Poste