Il sindaco di Bologna l’ha definita un’opera simbolo della transizione ecologica. Ieri decine di migliaia di persone ( 15.000 per i giornali, almeno 20.000 secondo noi) gli hanno detto NO e simbolicamente hanno invaso anche la tangenziale, quella che dovrebbe diventare una autostrada a 18 corsie (https://nopassante.it/). Bologna è piccola. Dalla tangenziale, che scorre affiancata all’AUTOSTRADA, alla stazione centrale ci vogliono circa 30 minuti a piedi.
Queste 20.000 persone sono arrivate a Bologna anche da altre città. Si chiama convergenza. Far convergere problemi e lotte e manifestarli tutti insieme. Per questo c’eravamo noi dei COBAS TIM, ma anche le comunità contadine e rurali Bolognesi insieme a quelle di altre città d’Italia colpire dalla AGROINDUSTRIA e dalle politiche dei prezzi della GRANDE DISTRIBUZIONE, come pure c’erano studenti universitari, realtà ambientaliste, NO TAV, COBAS SCUOLA, Lavoratori del settore della LOGISTICA (moltissimi), organizzazioni di donne. Tanti gli slogan oltre quelli contro il passante contro gli aumenti per il CARO – VITA, contro la guerra, in difesa del salario e contro la precarietà. Anche SLOGAN per la VITA BELLA che vogliamo.
Da Firenze circa 500 persone hanno usato i treni GRATIS. Non pagando e rivendicando questa scelta: Contro i cambiamenti climatici ci vuole una mobilità dolce, ecologica, pubblica e gratuita.
Noi di TIM abbiamo partecipato convintamente alla manifestazione perché siamo contro lo SPEZZATINO, siamo contro gli ammortizzatori sociali (un regalo sindacale all’Azienda), siamo contro la SEPARAZIONE DELLA RETE, Siamo contro il Governo della Meloni perché il PIANO MINERVA è tanto schifoso quanto quello di LABRIOLA/VIVENDI.
Abbiamo manifestato a BOLOGNA. Cosi come facemmo il 26 Marzo a FIRENZE insieme agli operai della GKN di SESTO FIORENTINO (ancora in occupazione della fabbrica da 15 mesi). Così come faremo a NAPOLI il 5 NOVEMBRE, quando il MOVIMENTO dei DISOCCUPATI 7 NOVEMBRE chiamerà a manifestare contro il CARO VITA, Contro il CARO BOLLETTE, il lavoro precario, la riduzione dell’orario di lavoro e il reddito garantito.
NON CI PIACE ESSERE SPETTATORI e quindi VI INVITIAMO FIN DA ORA a LIBERARVI il 5 NOVEMBRE – SABATO e a contattarci per le partenze. Se vogliamo che in nostri problemi abbiano visibilità, se effettivamente siamo preoccupati per il nostro futuro lavorativo allora dobbiamo CONVERGERE ANCHE NOI, dietro lo striscione TIM UNICA e PUBBLICA
COBAS TIM
https://www.bolognatoday.it/cronaca/corteo-no-passante-tangenziale.html