COMUNICATO Il verbale “falsato” di Genova e i precari della Giustizia

La scrivente O.S. COBAS del Lavoro Privato apprende dalla stampa la notizia di un verbale “falsato” (così riportano diverse testate giornalistiche) e, nello specifico, il verbale relativo all’interrogatorio di garanzia di Roberto Spinelli, nell’ambito della vicenda processuale che vede coinvolto il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Dispiace constatare come la stampa – anche quella che si occupa prettamente di cronaca giudiziaria – non sia in grado di fare un dovuto distinguo tra fonoregistrazione e trascrizione, tra trascrizione peritale e trascrizione operata dai trascrittori (ancora) in appalto per il Ministero della Giustizia. Risulta ancora più grave il messaggio che si comunica al lettore, ovverosia, che gli interrogatori di garanzia – restando fermi al caso in esame – siano trascritti da software per il riconoscimento vocale, senza contemplare minimamente il lavoro dei professionisti che realmente si trovano a trascrivere atti così delicati, per i quali il Ministero della Giustizia non garantisce tutele da oltre trent’anni.

Questa O.S. segue da diversi anni la vertenza dei Professionisti precari all’ombra della Giustizia – Fonici, Trascrittori, Stenotipisti e Data entry forensi – e non può accettare che l’opinione pubblica non sia adeguatamente informata sul punto. A luglio 2022, vi è stato uno sciopero nazionale, anche per denunciare l’inattendibilità dei software di trascrizione automatica che sembrava dovessero sostituire le professionalità dei Precari della Giustizia. Ad oggi, anche il Ministero si è trovato costretto a fare un passo indietro, restringendo al minimo tutte quelle casistiche per le quali è possibile ricorrere alla videoregistrazione, dopo aver avuto modo di testare l’inefficacia della trascrizione automatica che il software offriva quale prodotto finale a supporto del video.

Eppure, la trascrizione automatica è uno dei servizi richiesti dallo stesso Dicastero di via Arenula, in fase di bando di gara per i servizi di documentazione degli atti processuali.

Chiediamo che quanto accaduto possa far riflettere sull’opportunità di contenere anche questo servizio nel bando di prossima stesura per l’affidamento del servizio di cui sopra, a tutela del giusto processo e di tutti quei lavoratori e lavoratrici che, operando per realtà che non utilizzano l’Intelligenza Artificiale come mero ausilio al lavoro di un professionista – ma solo come strumento atto ad ampliare il margine di profitto -, rischiano di vedere ulteriormente svilite le loro professionalità. La variabile umana, in un settore tanto delicato come quello che occupa 1.500 Fonici, Trascrittori, Stenotipisti e Data entry forensi, risulta essere – oggi più che mai – indispensabile per garantire il corretto funzionamento del sistema Giustizia. La parte politica deve prenderne coscienza e, in tempi rapidi, provvedere al riconoscimento di queste professionalità, internalizzandole mediante procedura riservata ovvero mediante società in house.

Con l’occasione, questa O.S. ribadisce l’impegno a portare avanti un’azione di concerto che vede protagonisti tutti i lavoratori e le lavoratrici che, come precari, garantiscono il funzionamento della Pubblica Amministrazione – Giustizia, Sanità, Università, Beni Culturali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo – pur essendo orfani di tutele e diritti.

Si invitano tutti gli organi di informazione ad assicurare la dovuta copertura informativa per questa trentennale vertenza che, finora, è stata scarsamente garantita.

Roma, 28 maggio 2024 

Cobas del lavoro privato