Cooperative Sociali, non finanziamo lo sfruttamento

Nessun lavoratore è obbligato a versare il contributo sul rinnovo del Contratto, compila il modulo di rifiuto allegato.

E’ definitiva l’ipotesi di rinnovo del Contratto Nazionale per il settore delle Cooperative sociali e siamo molto lontani, non solo da quello che sarebbe giusto, ma anche da quel poco, che per lo meno, ci aspettavamo.

Dopo anni di ritardi e stipendi bassissimi, 400 mila lavoratori si ritroveranno con un aumento rateizzato di 120 euro lordi, che sarà effettivo solo nel 2025. La tanto annunciata quattordicesima è meno della metà di una mensilità e, ad oggi, la possibilità che arrivi a raggiungere la soglia di tutti gli altri lavoratori è solo una speranza.

La maternità è finalmente un diritto, pagata al 100%, ma soltanto nel periodo di astensione obbligatoria, mentre le malattie del bambino rimangono ancora scoperte.

Niente è stato fatto per lo scandalo del pagamento a cottimo, cioè veniamo retribuiti solo in presenza della persona da assistere, della reperibilità e dei contratti part time.

Invece di limitare l’utilizzo di questo Contratto, i firmatari lo hanno esteso, così sarà sempre più facile inquadrare con il Ccnl delle Cooperative Sociali con l’unica motivazione di sottopagare i lavoratori, mantenerli sotto ricatto e abbassare diritti e tutele.

Oltre il danno, non accettiamo anche la beffa.

Hanno stabilito che su questo accordo, vista la grande fatica evidentemente nell’elaborarlo, i lavoratori dovranno pagare un contributo dello 0,1% sulla retribuzione annua, contributo che verrà tolto direttamente dalla busta paga.

Non siamo obbligati a pagare nulla.

Puoi compilare il modulo allegato e comunicare al datore di lavoro il tuo rifiuto al prelievo in busta paga del contributo.

Non saremo noi a finanziare le condizioni di sfruttamento in cui ci costringono.

Cobas Lavoro Privato – Viterbo

Comunicazione rifiuto contributo rinnovo CCNL