Coronavirus: no App Immuni, no reperibilità con le scuole. I lavoratori del Commercio fuori dai protocolli sanitari. Cobas: intervenga il Ministro della Salute Speranza

Arrivano i dinieghi delle aziende del commercio all’utilizzo dello Smartphone durante l’orario di lavoro, dove incontrano centinaia di persone e in concomitanza con l’orario scolastico.  Di fatto questi 3 milioni di lavoratori sono tagliati fuori dalle norme anti Covid e dai protocolli di sicurezza.

«Un fatto di una gravità inaudita – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – con la recente apertura dell’anno scolastico e le relative implicazioni derivanti dell’epidemia Covid-19, abbiamo richiesto la deroga al regolamento aziendale che vieta l’utilizzo dei telefoni cellulari durante l’orario di lavoro.»

«La richiesta è imprescindibile vista la necessità dei lavoratori di poter essere reperibili durante l’orario didattico al fine di applicare le procedure di contenimento della pandemia nei plessi scolastici dei propri figli – prosegue il rappresentante sindacale – considerate anche le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico e il protocollo sanitario 58/2020 dell’Istituto Superiore della Sanità (recepito del Decreto Agosto). Ma ancora per poter avere a disposizione la possibilità di tracciamento offerta dall’App Immuni, viste le centinaia di persone con cui vengono in contatto ogni giorno.»

«Intervenga il Ministro della Salute Speranza, perché le aziende del commercio cominciano ad inviarci i loro dinieghi e questo, a nostro avviso, mette a repentaglio la salute pubblica e le norme anti Covid.» – conclude Iacovone

Roma, mercoledì 16 settembre 2020

Per il Cobas Lavoro Privato – Francesco Iacovone

 

Per i Cobas del Lavoro Privato
Francesco Iacovone