Difendere Mimmo Lucano, difendere il modello Riace

Mimmo Lucano, sindaco di Riace, è stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per la gestione dei rifiuti per chiamata diretta. Responsabile d’aver dato un tetto, un pasto, un documento a qualsiasi migrante transitato a Riace. Responsabile d’aver fatto raccogliere i rifiuti del paese a due riacesi, un immigrato e un asino.

Un provvedimento pesante proprio in una terra, la locride, che rappresenta uno dei maggiori mandamenti calabresi della ’ndrangheta.

Mimmo Lucano è responsabile soltanto d’essere un sindaco non allineato a nessuna consorteria, un uomo libero, buono, onesto che ha costruito nel suo paese un luogo d’utopia in terra di Calabria.

Riace è un patrimonio dell’umanità, dove autoctoni e migranti vivono insieme e lavorano per costruire una società diversa, un diverso immaginario, in antitesi col pensiero dominante che alimenta la paura, la xenofoba e propone muri, fili spinati e respingimenti.

Si colpisce Mimmo Lucano per colpire un modello, quello di Riace con i suoi significati simbolici di solidarietà, accoglienza, integrazione e corretta gestione del denaro pubblico.

È un attacco politico che merita una risposta decisa da parte dei lavoratori e delle lavoratrici, degli studenti, di tutte le donne e gli uomini liberi di questo paese.

La Confederazione Cobas calabrese e nazionale è al fianco di Mimmo Lucano e aderisce alla manifestazione di solidarietà indetta per sabato 6 ottobre a Riace.

Cosenza 03/10/18

Confederazione COBAS Calabria