A fianco di Giorgio, di Umberto e di tutte le donne e gli uomini che resistono alla devastazione ambientale e sociale delle grandi opere inutili ed alla militarizzazione ed asservimento dei territori.
La mattina del 10 marzo l’ennesima operazione di polizia ha portato in carcere due compagni ed ha colpito numerose attiviste ed attivisti del movimento Notav con altre misure cautelari ed arresti domiciliari.
Un’altra violenza istituzionale ai danni del movimento e di tutte/i coloro che si battono contro i progetti di asservimento dei territorio della Valle di Susa alle speculazioni affaristiche ed alla realizzazione di grandi opere di impatto ambientale devastante.
Sotto attacco ancora una volta chi non rinuncia a praticare una resistenza determinata a salvaguardare le comunità e le risorse naturali dall’aggressione delle lobbies dei cantieri del Tav e dall’esproprio di risorse pubbliche a favore del profitto privato e di politiche di sviluppo incompatibili con la vita delle popolazioni.
Siamo stati, siamo e saremo sempre a fianco di questa resistenza, sempre contro ogni tentativo di criminalizzare chi vi prende parte, contro ogni rappresentazione distorta e malata, contro ogni vulgata tesa a trasformare gli aggrediti in aggressori, le vittime in colpevoli.
Giorgio, Umberto liberi subito, libertà per tutte e tutti coloro che continuano ad essere colpiti da provvedimenti ignobili e dall’arroganza del potere.
Torino 11 marzo 2022
Confederazione Cobas