I ricatti non salvano i posti di lavoro! I Cobas dicono no all’accordo taglia retribuzioni firmato con Network Contact

La Confederazione Cobas Puglia ritiene che l’accordo sottoscritto lo scorso 18 ottobre tra la NETWORK CONTACT s.r.l. di Molfetta e SLC/CGIL, FISTEL/CISL e UILCOM/UIL sia la legittimazione di un ricatto padronale che, sotto minaccia dei livelli occupazionali, ottiene condizioni di lavoro con una paga inferiore rispetto a quella spettante.

Ciò premesso, la scrivente O.S. comprende il difficile contesto in cui hanno operato i sindacati firmatari dell’accordo, ma che questi poi abbiano avuto la sfrontataggine di definire il risultato raggiunto “una grande vittoria” è davvero un’offesa al buon senso, oltre alla dignità dei lavoratori che subiranno gli effetti di tale intesa.

Entrando nei dettagli del verbale in merito, è bene precisare che lo stesso prevede:

  • riduzione dei permessi retribuiti di diritto;
  • nessuna maggiorazione per il lavoro svolto nei giorni festivi;
  • congelamento degli scatti di anzianità;
  • riduzione del 30% della Tredicesima mensilità;
  • l’azienda, per esigenze tecnico-organizzative , potrà richiedere fino a 3 ore “volontarie“ di lavoro supplementare e/o straordinario alla settimana , con un minimo di 2 ore. Le ore derivanti da questa norma e non utilizzate andranno accantonate e la Direzione aziendale potrà richiedere la prestazione successivamente, retribuendola con un buono pasto cartaceo del valore di 2,5 €;
  • non erogazione dell’Elemento di Garanzia Retributiva (E.G.R ) pari a 260 € lordi annui;
  • estensione da 12 a 24 mesi del livello retributivo d’ingresso.

Infine, i Cobas denunciano la pericolosità dell’affermazione dei principi contenuti nell’accordo del 18 ottobre 2019, ossia: si legittima un’azienda che ha vinto una gara d’appalto per commesse dell’Inps, e quindi effettua un servizio pubblico, a concorrere con altre aziende del settore derogando alla retribuzione minima nazionale e, come se non bastasse, si coinvolge la stessa società in un Contratto di programma, che poi significa ingenti finanziamenti pubblici.

Pertanto, i Cobas invitano tutti i lavoratori che parteciperanno all’assemblee sindacali, indette per venerdì 25 ottobre, a pretendere un Referendum certificato con voto segreto in merito all’intesa e a bocciare quest’ultima con un sonoro NO. Inoltre, chiedono al Parlamento di intervenire, approvando subito una Legge di giustizia sociale in materia di appalti pubblici, salario minimo e democrazia sindacale.

COBAS PUGLIA