Il tempo di lavoro va retribuito!

Con la sentenza numero R.G.N. 14188/2023 PUBBLICATA IL 28 MAGGIO SCORSO, la CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE ha condannato TIM / TELECOM ITALIA alla retribuzione del tempo di lavoro che intercorre dalla timbratura dei tornelli fino all’accensione del proprio PC nella postazione di lavoro.

La sentenza fa riferimento alla cosiddetta TIMBRATURA IN POSTAZIONE. Una norma introdotta in alcuni settori commerciali di TIM nel 2013 con uno scellerato accordo sindacale e successivamente estesa ad altri settori di assistenza tecnica alla clientela.

Si tratta della introduzione di un tempo effettivo di lavoro che inizia nel momento in cui il lavoratore o la lavoratrice effettuano la connessione al proprio PC (log-in) e non nel momento in cui accedono nel luogo di lavoro. L’attestazione dell’inizio attività di lavoro attraverso TIMBRATURA IN POSTAZIONE è stata adottata negli anni in tutte le altre compagnie telefoniche piccole/medie e grandi

In questi anni sono state molti i ricorsi legali presentati dai lavoratori e lavoratrici, patrocinati dagli studi legali dei COBAS ma anche degli altri sindacati autonomi presenti in Azienda.

La sentenza di Cassazione emessa arriva in contemporanea ad altre due, dello stesso tenore, pubblicate a ridosso della nostra.

VALE LA PENA RIPORTARE UNO STRALCIO DELLA SENTENZA

“ne consegue che è da considerarsi orario di lavoro l’arco temporale comunque trascorso dal lavoratore medesimo all’interno dell’azienda nell’espletamento di attività prodromiche ed accessorie allo svolgimento, in senso stretto, delle mansioni affidategli, ove il datore di lavoro non provi che egli sia ivi libero di autodeterminarsi ovvero non assoggettato al potere gerarchico “ 

E ANCORA

“è la TIM, infine che, con il regolamento aziendale del febbraio 2017, ha deciso che tutti coloro che accedono agli spazi aziendali sono tenuti durante la loro permanenza all’osservanza di un comportamento corretto e rispettoso delle regole stabilite da Tim. “

Si tratta di una sentenza importantissima (ottenuta con l’impegno e la collaborazione dello studio legale LAVORO VIVO che supporta l’Azione legale dei COBAS in tante vertenze) la quale contribuisce ad arginare il concetto di TEMPO EFFETTIVO DI LAVORO che le imprese vogliono introdurre nella contrattazione, sottraendo così diritti e salario ai lavoratori e alle lavoratrici, non solo nel settore delle TELECOMUNICAZIONI.

LA TIMBRATURA IN POSTAZIONE può essere equiparata al cosiddetto “TEMPO TUTA” e la sentenza strumento utile per la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti i settori, traditi spesso anche dagli accordi sottoscritti dai sindacati confederali che invece (come è stato nel settore delle TLC) questi diritti tendono a comprimerli.

Roma 30/05/2024

Cobas Lavoro Privato