La zona rossa allo studio del Governo è un inutile provvedimento di facciata. Cobas: altro che modello Merkel, siamo alle comiche

Negozi, bar e ristoranti chiusi nei giorni festivi e prefestivi: è la stretta che il governo potrebbe decidere già oggi per impedire quanto accaduto negli ultimi giorni. Ma è il solito provvedimento debole che non serve a ridurre la trasmissione virale. Le scene immonde che si sono viste ieri le pagheremo a caro prezzo e chiudere i festivi e i prefestivi non servirà a mitigare la folle corsa allo shopping natalizio e all’aperitivo.

«Altro che “modello Merkel” – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – il Governo prepara un provvedimento inutile, perché non sono certo il 25, 26 dicembre o il Primo gennaio che i fanatici dello shopping affolleranno le strade e i megastore cittadini. Il settore vede il maggior afflusso nei giorni immediatamente precedenti e successivi, per tirare il fiato proprio nei giorni di festa.»

«Il Governo non conosce le dinamiche dei flussi di vendita – prosegue il rappresentante sindacale – o, peggio, prepara il solito provvedimento che non scontenta nessuno. Un’operazione dannosa per la salute dei milioni di lavoratori del commercio, sempre più esposti alla trasmissione virale.»

«Quello che abbiamo visto ieri è inaccettabile, dimostra che gran parte degli italiani non ha alcuna contezza dell’effetto di quegli assembramenti. Il paese che scambia la libertà per l’essere liberi di fare shopping è un Paese senza futuro e quando dalle tue decisioni dipende la vita delle persone e con quelle decisioni puoi salvare decine di migliaia di vite, non esistono tentennamenti o interessi di bottega (e di bottegai). Quello è stato il modello Merkel, un provvedimento netto e chiaro a tutela della vita dei cittadini tedeschi.» – conclude Iacovone

Per il Cobas del Lavoro Privato – Francesco Iacovone