Cobas: commessi, come i No TAP, lo avevano votato in larga parte per cambiare lo stato di cose e lo strapotere delle multinazionali». Ieri è stato il primo dei giorni festivi che ci avvicinano al Natale e delle promesse del Ministro Luigi Di Maio se ne è persa traccia. Molti si domandano che fine abbia fatto la proposta di legge sull’abolizione del decreto Monti e fonti di Governo dicono di sperare che entro Natale sia approvata almeno alla Camera. E aggiungono che sarà la mediazione delle 6 proposte giacenti in Parlamento, e delle recenti audizioni in Commissione. Insomma, potrebbe uscirne una legge svuotata del suo impianto e significato.
«Mario Monti ha fatto un decreto in quattro e quattr’otto che ha portato un intero settore all’inferno – dichiara Francesco Iacovone, del Cobas nazionale – e il Governo del cambiamento per Natale spera che la proposta di legge passi ALMENO l’esame della Camera? No, non è un buon auspicio e mi fa pensare che la mediazione sia complicata e che le multinazionali del commercio stiano mettendo sul piatto tutto il loro peso specifico.»
«Luigi di Maio faccia una dichiarazione sulle sue vere intenzioni– prosegue il rappresentante sindacale – perché le sue promesse me le ha fatte viso a viso e le hanno ascoltate milioni di lavoratori del settore, che proprio come i no TAP lo avevano votato in larga parte per cambiare questo stato di cose e lo strapotere delle multinazionali».
«La notte di Ognissanti un lavoratore è morto nel centro commerciale Portello di Milano, e nemmeno in quel caso si sono abbassate le serrande in segno di rispetto della giovane vita di un operaio 18enne. Questo settore ha bisogno di essere regolamentato oggi. I tempi che si prospettano e l’iter parlamentare incerto potrebbero palesarci l’ennesima promessa mancata.» – conclude Iacovone.
Roma, venerdì 02 novembre 2018
Cobas Lavoro Privato