Le decisioni unilaterali del potere

Siamo arrivati al punto che pur di non pagare, poco di più fra l’altro, si ricorre ai contratti di prossimità, sottoscritti con sigle apparentemente rappresentative.

È il caso dell’azienda Battistolli Servizi Integrati Srl.

Dopo il rinnovo sottoscritto dalle tre sigle confederali, che al contrario di quello che affermano ufficialmente non ha affatto trovato d’accordo la base dei lavoratori, si è trovato l’escamotage del passaggio, per i Servizi di Sicurezza ex Fiduciari, dal CCNL Vigilanza Privata al contratto di prossimità siglato con Ugl, Federazione Nazionale Sicurezza Civile, Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, Federterziario, Confimea e Rete d’Impresa, risalente al 31 maggio 2017.

Non è solo grave questo unilaterale e imposto passaggio da un contratto ad un altro, ma è tanto più grave che il contratto applicato risalga al 2017 quando le condizioni economiche e quindi la spirale inflattiva erano di gran lunga diverse.

Sembra quasi un colpo di stato.

Praticamente non vogliono riconoscere il rinnovo con gli aumenti e quindi di forza cambiano il contratto.

Eppure il rappresentante del Gruppo Battistolli ha partecipato a tutte le fasi del rinnovo, diventa quindi inspiegabile il perché di questo atto scorretto e illegittimo che sicuramente porterà, non soltanto lavoratrici e lavoratori a vivere internamente all’azienda un clima oppressivo per questa imposizione, ma anche dei lunghi strascichi giudiziari.

Ci stupiamo anche del comportamento dell’Università La Sapienza di Roma dove Cobas si è mobilitata subito con una accesa protesta.

Il contratto Ugl è notevolmente peggiorativo poiché comporta una perdita salariale media di 2000 euro l’anno, tra il decurtamento della malattia del 25% in meno dopo il quarto giorno, gli straordinari che scendono al 15%, il lavoro domenicale pagato come ordinario.

E in ultimo il superminimo diventa assorbibile, cioè diminuisce la cifra pagata all’aumentare della paga base, perdendo quindi la sua funzione di integrazione della paga lasciandola inalterata.

In sostanza una fregatura per pagare sempre la stessa cifra.

Anche per questo si apriranno vertenze per differenze retributive che sicuramente le aziende perderanno.

Ci sembra di essere di fronte ad una cecità, ad una assurda presa di posizione che non tiene conto della sofferenza di chi già da anni lavora per pochi spiccioli.

Cobas Settore Vigilanza