#Moltopiùdelreddito

Dall’insediamento del governo Meloni, non passa giorno senza che qualche suo esponente non partecipi alla caccia contro i poveri e alla guerra contro il reddito di cittadinanza.
L’unica misura di welfare che, seppur parziale e insufficiente, in questi anni di crisi sociale e sanitaria pesantissime, ha salvato milioni di persone dalla povertà assoluta. Ma invece di rafforzare ed estendere l’unico strumento di tutela del lavoro povero attualmente esistente, il governo ha deciso di ridurlo e tagliarlo entro la fine del prossimo anno.

Un tiro al bersaglio feroce e disumano contro i percettori accusati di essere fannulloni, di stare tutto il giorno sul divano a godersi i soldi “rubati allo stato”. Puro odio di classe da parte di chi rimane comodamente seduto sulle poltrone del privilegio: ricchi e potenti con il “reddito di rendita e sfruttamento”, con gli stipendi da ventimila euro al mese o le stock options da milioni di euro tutto rigorosamente a tassazione light o flat.

Purtroppo però, al contrario, facciamo una vita di inferno tra sfruttamento, precarietà, povertà, tra un contratto occasionale e l’altro, tra uno stage gratuito e un lavoro da tre euro l’ora, senza welfare e senza diritti, mentre voi continuate a tagliare scuola e sanità pubblica per finanziare i privati, agevolare i costruttori cancellando l’edilizia sociale, soffiare sul fuoco della guerra quando a noi serve giustizia sociale.

Per queste ragioni, martedì 20 dicembre dalle 17.00, saremo davanti al Ministero del lavoro, nel giorno in cui inizia la discussione di una Manovra scritta dai Briatore d’Italia, per lanciare pubblicamente la costruzione di Comitati per la difesa del reddito, nella nostra città e speriamo in tutto il Paese.

Per dare voce e forza a chi non si rassegna a un futuro di povertà e di lavoro povero, per migliorare ed estendere una misura di tutela universale, per riaprire la lotta per aumenti salariali e riduzione dell’orario di lavoro.