Poste Italiane – Sciopero!

Poste Italiane spa aveva già anticipato i tempi della “riapertura” complessiva delle sue attività di servizio ben prima dell’annuncio dell’avvio ufficiale della così detta “fase2” da parte del Governo, codesta azienda si fa paladina delle istanze più radicali del padronato italiano e dei gruppi di interesse ad esso collegati, anticipando tempi e modi per il ritorno alla  “normalità”.  

Il modello “Joint delivery” riprenderà le sue modalità organizzative, stabilite nell’accordo 8 febbraio 2018, a partire dal 18 maggio e torneranno le pressioni, gli obiettivi, l’abuso del lavoro precario, le richieste di straordinario e flessibilità a tutti i lavoratori che dovranno farsi carico ad estinguere in fretta tutto il “lavoro sospeso” dall’emergenza sanitaria, Mentre le misure di sicurezza e prevenzione continuano ad essere scarse e insufficienti.

In sostanza, Poste non ha mai sospeso realmente alcuna attività se non esclusivamente in stretta correlazione tra il fisiologico calo della domanda da parte della clientela business e le mobilitazioni dei lavoratori. In questo senso, non ha compiuto nessuna scelta dettata esclusivamente dalla volontà di garantire la salute o, meglio, la vita dei propri dipendenti, bensì ha operato esclusivamente in funzione delle condizioni del mercato. Mercati che, quando giungono a dettare le politiche della principale azienda di servizio pubblico del paese, poco spazio lasciano alla tutela reale dei lavoratori di questa azienda.

Non è un caso che questo personale, recapito in primis, sia stato lasciato a se stesso per settimane. Infatti, se i DPI, quando sono arrivati, sono stati distribuiti dopo decine di giorni dal diffondersi del virus, l’organizzazione del lavoro (spazi, tempi, modalità), le pulizie/ sanificazioni, i controlli sull’applicazione delle disposizioni sono ancora ad oggi insufficienti, superficiali, e non stringenti.

E’ in questo contesto quindi che Poste “riprende” a lavorare, è in questo contesto che riprenderanno necessariamente le pretese di prestazioni aggiuntive e straordinarie per far fronte da un lato alle assenze di personale (malattie, ferie, ecc) e dall’altro all’aumento dei carichi di lavoro.

Non ci stiamo, non possiamo condividere tutto questo, non lo vogliono i lavoratori che vivono quotidianamente col rischio del contagio; per questo motivo PROCLAMIAMO L’ASTENSIONE DA OGNI ED EVENTUALE PRESTAZIONE STRAORDINARIA ED AGGIUNTIVA.

Dal 14 maggio

che si concluderà con lo sciopero intera giornata del

4 giugno

       CobasPoste                  CubPoste                 SicobasPoste                      Slg-CubPoste

         Diego 3289230529      Alberto 3294041755.     Antonella 3288316914         Giovanni 3664524874