In data 5 dicembre si è svolta in modalità da remoto l’assemblea nazionale degli autoferrotranvieri indetta da Cobas, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti.
Nel dibattito hanno trovato conferma le nostre denunce: gli autoferrotranvieri percepiscono salari bassi e subiscono pessime condizioni di lavoro nonostante le professionalità espresse.
Per tale ragione l’Assemblea ha ribadito il consenso alla piattaforma contrattuale inviata dalle scriventi OO.SS. alle controparti datoriali, ritenendo quindi di sostenerla con determinazione, dato che affronta le questioni più importanti: aumenti salariali, riduzione dell’orario di lavoro, garanzia della sicurezza per i lavoratori e per gli utenti, blocco delle privatizzazioni ed investimenti pubblici per rilanciare un servizio allo stremo.
L’assemblea ha, pertanto, condannato all’unanimità e “senza se e senza ma” la decisione del Ministro Salvini di precettare lo sciopero del 27 novembre 2023, minacciando addirittura un nuovo intervento sullo sciopero in programma per il 15.12.2023, privando di fatto del diritto di sciopero gli autoferrotranvieri, pur di provare ad imbavagliare gli autoferrotranvieri e di schierarsi dalla parte dei padroni, fino ad avallare, di fatto, il lavoro povero e lo sfruttamento dei lavoratori.
L’assemblea ha condiviso sia l’appello inviato al Presidente della Repubblica, quale garante della costituzione, sia la richiesta d’incontro al Ministro dei Trasporti.
I lavoratori e le lavoratrici in assemblea si sono espressi a favore della necessità di rilanciare la vertenza a difesa del diritto di sciopero e a sostegno delle rivendicazioni, organizzando, nei giorni di Lunedì 11 e martedì 12 dicembre p.v., dei presidi davanti ad alcune Prefetture delle principali città del Paese.
L’assemblea ha dato mandato alle OO.SS. che hanno organizzato l’assemblea di intraprendere con i legali un percorso legale, presentando un ricorso al Tar per contrastare l’eventuale (…quasi certa!) nuova precettazione del Ministro Salvini dello sciopero di 24 ore del 15 dicembre.
Qualora, come avvenuto per lo sciopero del 27, Salvini dovesse imporre anche per il 15 dicembre 2023 una riduzione dello Sciopero di 24 ore, gli autoferrotranvieri, oltre a mobilitarsi aderendo alla astensione dal lavoro “ridimensionata” e a richiedere di riprogrammare un’altra iniziativa di sciopero infrasettimanale a gennaio 2024, daranno vita ad iniziative di protesta, esponendo striscioni e cartelli, nonché aderiranno alla iniziativa dei “bus lumaca”.
È L’ORA DI MOBILITARSI E DIRE BASTA
ALLO SFRUTTAMENTO, AI BASSI SALARI, AI DIRITTI NEGATI,
ALLE PRIVATIZZAZIONI E ALLA MANCANZA DI GARANZIE SULLA SICUREZZA
GIÙ LE MANI DAL DIRITTO DI SCIOPERO DEGLI AUTOFERROTRANVIERI
6 dicembre 2023
COBAS LAVORO PRIVATO – ADL COBAS – SGB – CUB TRASPORTI