Sanità del Lazio, non vogliamo morire di precarietà!

Venerdì 29 aprile Presidio dalle ore 15 al Ministero del lavoro – Roma Via Veneto angolo via Molise delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio presso i CUP, i servizi amministrativi, i centralini, il servizio ReCUP del servizio sanitario della regione Lazio, ma dipendenti di società appaltatrici.

PER DENUNCIARE l’inaccettabile condizione di discriminazione economica e normativa subita da decenni dentro le Aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Lazio, grazie alla condizione di DIPENDENTI IN APPALTO

PER DENUNCIARE la discriminazione economica, il sottoinquadramento e le retribuzioni da fame percepite, nonostante il lavoro svolto per garantire un servizio sanitario di qualità nelle ASL e nelle A.O., sempre in prima linea e in stretto contatto con l’utenza.

la discriminazione nei diritti, lavoratrici e lavoratori di serie B operanti in postazioni spesso le più fatiscenti, sia in termini di sicurezza che di pulizia; mai destinatari di premi né di alcun benefit, nonostante il loro lavoro sia essenziale per il corretto funzionamento di tutti i presidi della sanità pubblica del Lazio e durante l’emergenza da Covid-19 il personale in appalto sia sempre rimasto fisicamente in prima linea negli uffici, dietro gli sportelli, nei centri di emergenza covid-19;

la discriminazione nei diritti, l’ultradecennale lavoro precario svolto per e nelle ASL, non essendo diretto con la P.A. ma mediato da società in appalto e/o interinali, è considerato ZERO ai fini della riserva di posti nelle procedure concorsuali, è considerato ZERO dal legislatore e dal Governo italiano ,tanto che nei mesi scorsi sono state approvate norme per la stabilizzazione del solo personale precario sanitario o sociosanitario, con una anzianità di 18 mesi, escludendo totalmente il personale amministrativo da possibili percorsi di stabilizzazione e internalizzazione.

Lo sperpero del denaro pubblico, l’internalizzazione di queste donne e questi uomini, oltre ad essere una questione di giustizia ed equità sociale, permetterebbe ogni anno un risparmio di decine di milioni di euro alle casse pubbliche da destinare alla spesa per le prestazioni sanitarie anziché ai profitti di aziende private.

Stop alla Precarietà – Stop al sottoinquadramento

INTERNALIZZARE SUBITO

I Servizi CUP – AMMINISTRATIVI – ReCUP – CENTRALINI della sanità del Lazio

Roma 22 aprile 2022

COBAS del lavoro privato