Nel pomeriggio del 20 aprile, i 3 attivisti di “ultima generazione” Laura, Chloè, Michele, sono stati rimessi in libertà(provvisoria) in attesa del processo il 15 settembre 2022.
Finisce così presto, l’eccessivo zelo posto in essere dagli inquirenti nei confronti della legittima protesta posta in essere dai 3 giovani nei riguardi della sede Eni Energy store di via degli Ammiragli a Roma. L’iniziativa era intesa a denunciare le gravi responsabilità che si porta la multinazionale italiana nell’aver fortemente contribuito al riscaldamento del Pianeta e ai disastri connessi ai cambiamenti climatici, e che perpetua con il sostegno attivo dei governi italiani invece di porre fine a trivellazioni, estrazioni e produzione di devastante energia fossile.
Battaglie giuste e condivisibili, che i Cobas agitano convergendo per la loro risoluzione e nel sostegno di coloro vengano privati della libertà per rivendicare un diritto.
Solidarietà a Laura, Chloè e Michele, il processo del 15 settembre sarà l’occasione per una rinnovata mobilitazione contro l’ENI e per la non punibilità di coloro che lottano per cause giuste.
Roma 21.4.22
COBAS lavoro privato